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RedAppleI due “Speciali” di questo numero:

1. Speciale Crescita Personale, “Ricentraggio delle Energie Mentali (RME)” e Focalizzazione, a Milano

2. Speciale Domeniche di Bioenergetica e Mindfulness a Milano

  • Speciale1: i Sabati del Ricentraggio. Si terrà a Milano (zona Navigli), dal 3 Febbraio, ogni 1° sabato del mese, una “Giornata di Coaching sul Ricentraggio Personale” a posti limitati, laboratorio di crescita personale dedicato al ricentraggio delle proprie energie mentali e corporee, la focalizzazione dei propri obiettivi, delle proprie energie, con il supporto professionale di un Formatore Senior e Counselor (Daniele Trevisani) e di un Coach Senior e scrittore (Marco Sicari), il tutto per affrontare, ad ogni sessione, il mese entrante con la mente più pulita, e lasciare entrare in noi nuove energie. Per ricevere altre info su questo incontro speciale, compilare il seguente form

In questo numero della rivista, numerosi articoli aiutano a capire il RME, che benefici porta un buon esercizio di Focalizzazione (Focusing), la definizione dei propri obiettivi, fatta con costanza e non solo una-tantum. Da questo link è possibile scaricare un PDF di programma: Scheda-RME-Milano-2018

Speciale RME (Retargeting Mental Energy: Ricentrare le Energie Mentali). I temi trattati

Articoli supplementari su Temi di Crescita Personale

Speciale Domeniche di Bioenergetica e Mindfulness a Milano

Dal 4 Febbraio sino a luglio, la prima Domenica di ogni mese, si svolge a Milano, (zona Navigli), un Laboratorio di Bioenergetica e Mindfulness, tecniche in grado di compiere un grande lavoro sulle energie personali e sull’auto-empatia, ridurre lo stress, ridare ossigeno a corpo e mente. Le tecniche utilizzate derivano principalmente dalle esperienze introspettive e corporee delle Arti Marziali e non attingono unicamente al repertorio della Bioenergetica Classica e della Mindfulness statunitense di natura psicologica, sono piuttosto un estratto di derivazione sportiva centrato sul lavoro compiuto da antiche conoscenze applicate da praticanti marziali e combat per ritrovare centratura, benessere, scarico di stress, energie e rigenerazione mentale. Le giornate sono tenute dal dott. Daniele Trevisani, formatore e counselor, Sensei 9° Dan in Arti Marziali e Combat, Mental Trainer di 5 Campioni Mondiali, Mental Trainer e Coach di Manager e responsabile Coaching per la Scuola di Coaching e Counseling STEP. Il corso è aperto a tutti. Per ricevere altre info su questo incontro speciale, compilare il seguente form

Le giornate beneficiano di una importante background di studio e conoscitivo basati sul testo Il Potenziale Umano, inoltre consigliamo la lettura dei seguenti articoli online:

Scheda PDF scaricabile: Scheda PDF scaricabile sulle Domeniche di Bioenergetica e Mindfulness a Milano 2018

NB: L’iscrizione al Bioenergetica e Mindfulness entro la data del 28 gennaio, comporta la partecipazione gratuita alla sessione del sabato sul tema Ricentraggio Energie Mentali.

Articles in English

Rivista online di Comunicazione, Potenziale Umano, Crescita Personale, Sviluppo Professionale

A cura di

dott. Daniele Trevisani

Video di approfondimento

Tema Crescita Personale

https://youtu.be/QePwqqgoqbg

 

 

Link-building-strategy-plan

Le vendite complesse sono il frutto di buone analisi

Copyright dott. Daniele Trevisani, dal volume “Strategic Selling”, Franco Angeli, Milano.

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Il mondo della vendita e del marketing è fatto di scelte.

Come osserva Mick, “il sistema di macromarketing è in larga misura la funzione di molte decisioni di micro marketing prese ogni giorno”[1].

E, per ogni micro-decisione, occorre che la mente sia preparata a svolgere analisi rapide, a volte persino istantanee.

La vendita complessa è in larga misura la funzione di molte abilità comportamentali e strategiche micro (come la capacità di condurre una conversazione, o osservare dettagli non verbali) e macro (fare analisi di scenario, planning, realizzare progetti e report).

La mente da analista non si ferma al lavoro a tavolino (deskwork), entra in ogni contatto, in ogni stretta di mano, in ogni riunione, in ogni analisi.

Niente viene trascurato.

Comprende anche abilità macro, quali la capacità di compiere analisi socioeconomiche e di progettare piani complessi, elaborare dati, svolgere un’intera analisi di scenario e impostare una strategia.

Nessuno può pretendere di concludere affari o realizzare progetti complessi senza applicare un atteggiamento di analisi profondo, senza avere e coltivare una “mente da analista”.

Un analista si chiede molto spesso “perché”. Nota segnali e sintomi, sviluppa ipotesi, si documenta, svolge ricerca, vuole capire.

Questo atteggiamento, che ho denominato empatia strategica[2], include diversi livelli di comprensione, di attenzione strategica al sistema/cliente al quale ci stiamo avvicinando o che stiamo gestendo:

(1) empatia comportamentale (capire i comportamenti del sistema con cui vogliamo lavorare e interagire),

(2) empatia cognitiva (capire come ragiona l’altro),

(3) empatia emozionale (capire gli stati emotivi dell’altro) e

(4) empatia relazionale (capire la rete di relazioni in cui vive l’altro).

Immaginate il contrario:

–       non capire i comportamenti altrui o non coglierne il senso,

–       subire azioni le cui ragioni ci sfuggono, e ancora,

–       non capire che ruolo gioca la controparte,

–       non capire come ragiona l’altro e dare per scontato che ragioni come noi vorremmo o “come si dovrebbe ragionare secondo la (nostra) logica”.

Immaginiamo anche cosa significhi portare con se il fardello di una insensibilità emotiva, l’incapacità di cogliere sfumature, non capire se una persona con cui trattiamo sia triste o felice. Oppure, essere indifferenti verso le reazioni emotive che l’altra persona ha nei riguardi di una scelta o ad alcuni aspetti del progetto che trattiamo, e cosa in specifico la preoccupa, o cosa la interessa.

E ancora, i problema delle gaffe culturali che possono offendere un dirigente straniero centrale per il successo della trattativa.

Altro grande tema: l’insensibilità al quadro “tribale” della decisione, i rapporti di forza in essere, la matrice dei poteri (Power Matrix), il rischio di non capire se stiamo trattando con un vero decisore o con un semplice emissario, un influenzatore, o con un puro “parafulmini”, qualcuno che non ha alcun potere. Perdere tempo non è piacevole per nessuno.

A catena, la mancanza di una mente da analista può portarci a perdere di vista persone e ruoli aziendali che dovremmo coinvolgere in un progetto e magari stiamo trascurando completamente.

E, peggio, non afferrare il sistema nelle sue inter-relazioni, ad esempio non capire che esiste un centro di gravità (persone fisiche, o concetti chiave su cui far leva) in ogni acquisto, in ogni decisione.

Possiamo avere di fronte a noi “clan aziendali” e altre forme tribali che si oppongono al nostro ingresso in azienda così come la compresenza di possibili “amici”, persone che ne vedono invece dei vantaggi.

Larga parte delle trattative complesse consiste nel “portare dalla nostra parte” i centri di gravità della decisione, con – ancora una volta – abilità nel condurre incontri personali e sviluppo di rapporti umani.

In un mondo difficile, solo persone preparate e con una “mente da analista” possono penetrare sistemi ostili, individuare le priorità e la “sequenza di mosse” utili per poter spostare l’ago della bilancia decisionale a nostro favore.

Cosa fa una mente da analista

Una mente da analista si chiede “Perché dice questo?”, “Perché lo dice adesso?”, “Cosa c’è dietro a questa domanda?”, “Perché non è qui il dott. X… mentre all’altro incontro era presente?”, “Per quali motivi potrebbero dirci di no?”, “Cosa abbiamo di distintivo da proporre?” E tante altre domande, non stereotipate, mai uguali.

I sistemi di contatti e di relazioni in un progetto complesso richiedono visione d’insieme.

Avere visione d’insieme è una capacità, cogliere il senso di un macro-progetto, capire quando è il momento di fare un incontro, individuare quali sono le informazioni critiche che ci servono (Info-Gap), e arrivare ad esaminare il micro-dettaglio di ogni negoziazione.

Le capacità nell’analisi micro sono altrettanto fondamentali: come viene condotta una telefonata, un incontro, una stretta di mano, un’occhiata, un gesto, per poi tornare al macro, e, quando serve, ripensare un’intera strategia.

In altre parole, il successo di un’impresa dipende non solo dalle grandi strategie ma anche dalla capacità di portare a casa risultati in ogni singola vendita, e diventare abili in ogni singola conversazione e contatto che costituiscono la linea di vendita. Buoni numeri arrivano solo da buone azioni.

La linea d’azione della vendita (Action Line), così come la linea d’azione negoziale, richiedono una specifica sensibilità. Sensibilità alla comunicazione “olistica”: ogni azione, comportamento, o non-azione, comunica qualcosa.

Questa sensibilità è da praticare contatto dopo contatto, nelle negozia­zioni, negli incontri, nelle telefonate, o nei comportamenti tenuti a tavola.

Riguarda persino il modo di parcheggiare in prossimità dell’impresa cliente, le attenzioni nell’aprire la porta o meno a qualcuno, offrire un caffè o un dono.

I professionisti della vendita strategica e delle negoziazioni complesse adottano un modo di lavorare che è anche un modo di essere.

Colossi aziendali e piccole imprese, nelle loro negoziazioni Business-to-Business, con i distributori, i fornitori, con le reti di vendita, con i buyer aziendali, hanno continui “momenti della verità”: gli incontri faccia a faccia, le discussioni, le mail, le presentazioni, le risposte a domande.

Per ciascuno di essi diventa essenziale curare le abilità di relazione, le capacità personali di analisi e di comunicazione in chi si deve interfaccia


[1] Mick D.G., Bateman T.S., Lutz R.J. (2009), Exploring the Pinnacle of Human Virtues as a Central Link from Micromarketing to Macromarketing, in Journal of Macromarketing, Volume 29 Number 2, June 2009, 98-118, Sage Publications.

[2] Trevisani D. (2005), Negoziazione Interculturale: Comunicazione oltre le barriere culturali, Milano, FrancoAngeli.

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Copyright dott. Daniele Trevisani, dal volume “Strategic Selling”, Franco Angeli, Milano.

Contatti con l’autore:

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