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vivere a pieno

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©Copyright. Estratto dal testo di Daniele Trevisani “Psicologia della libertà. Liberare le potenzialità delle persone”. Roma, Mediterranee. Articolo estratto dal testo e pubblicato con il permesso dell’autore.

Amore per…

Più dolce sarebbe la morte 

se il mio sguardo avesse come ultimo orizzonte il tuo volto, 

e se così fosse.. mille volte vorrei nascere per mille volte ancor morire.

Shakespeare, Amleto[1]

L’amore e la Passione sono uno dei motori più forti della vita.

Quando sei giù, quando sei giù di morale sostanzialmente, se ci guardi bene, c’è qualcosa che ha a che fare con una perdita di passione. Stai perdendo la passione per qualcosa. Non hai più qualcosa che ti appassiona veramente. La passione può toccare qualsiasi cosa: una persona, un ideale, un progetto, persino una “cosa” come una moto o fatto come il dipingere o suonare o fare sport.

Quando qualcosa ti appassiona veramente, non sei giù di morale, è impossibile, allora ti senti vivo.

Anche le performance più profonde, e i progetti, richiedono amore e passione.

L’amore è uno dei motori psicologici più potenti in assoluto. 

Per amore si intende un sentimento forte e universale di unione, che può toccare sia il vissuto sentimentale di un uomo o una donna, ma anche il rapporto genitore e figlio, amicizie fortissime, e persino l’amore per un ideale, per un oggetto o una produzione, o per  la natura. Esempio, l’amore per un paesaggio. L’estasi che produce. Il senso di connessione profonda che riesci a provare, e ti fa capire che la vita non può essere in fondo cattiva. Questo è il sentimento di essere parte di qualcosa di più grande e più importante della tua persona.

Qualsiasi forma di intelligenza prima o poi deve avere sviluppato la capacità di provare sentimenti e passioni. Altrimenti non sarebbe veramente viva.

Ed ancora, importantissimo, l’amore per un progetto, l’amore per il risultato che vogliamo produrre. Questo amore lo si vede da come le persone trattano quel progetto, la voglia di far uscire qualcosa, o il comportamento invece burocratico e apatico, in una riunione, in una presentazione. La comunicazione di tipo “mummia” o che ironicamente chiamo “Tutankhamon” che li caratterizza. Quando entrano in scena le passioni forti, le mummie spariscono e tornano le persone vere.

Esiste una sterminata e interessantissima letteratura su ogni tipo di sfera inerente la “psicologia dell’amore”, ad esempio, cosa significa per una persona il “primo amore” e quando avviene nel tempo in diverse culture[2].

L’approccio allo studio dell’amore avviene in numerose discipline: si studia l’amore come fenomeno in psicologia, sociologia, antropologia, zoologia, religione, letteratura. 

Nelle scienze della comunicazione viene studiato il linguaggio dell’amore o la comunicazione seduttiva. In chimica, biologia, in campo medico e neurologico, l’amore viene addirittura analizzato per scoprire i meccanismi biochimici ed elettrici che avvengono nel “cervello che ama”. 

In sede di Coaching analitico non sono tanto i meccanismi chimici a interessare l’impostazione del lavoro, quanto i meccanismi affettivi, il loro risveglio, la loro canalizzazione verso obiettivi importanti. 

Obiettivi che accendano la passione delle persone e li riempiano di vita.

Se non si ama ciò che si fa, le performance non accadono, o, se avvengono, non sono atti di espressione, ma costrizioni, risultati destinati a durare poco. 

Individuare concetti da amare, risultati da ottenere, localizzali bene, significa iniziare a dare forma a vaghe rappresentazioni mentali.

Localizzare per cosa vivere, è uno dei lavori di Coaching e formazione più importanti: far scoprire concetti, amarli, farli scoprire agli altri. 

Questo può significare fare scouting (scovare nuovi orizzonti per il soggetto e con il soggetto, accompagnarlo in questa delicata operazione), ma anche fare archeologia umanistica, andare a trovare ciò che la persona era, riscoprire passioni, ambizioni, aspirazioni, amori per…, progetti abbandonati, sogni giovanili o di altri stadi di vita, qualcosa che è stato sepolto dal Self-Silencing (il meccanismo di auto-silenziamento dei propri bisogni profondi e delle proprie aspirazioni). 

Questi dati a volte confusi sono localizzati nel passato del soggetto, e questo è un’altro forte motivo per non fuggire dall’analisi del passato in operazioni di Coaching analitico.

Uno dei meccanismi più forti notati nella psicologia dell’amore è proprio il Self-Silencing, mettere il silenziatore alle proprie passioni[3].

È un fenomeno esaminato nel campo delle relazioni amorose romantiche, ma la sua validità, come variabile da analizzare, si estende a ogni ambito umano, soprattutto alle ambizioni personali che la persona ha “silenziato”.

Nel Coaching HPM si pratica una tecnica specifica denominata Scouting Affettivo, per indicare l’attività di scavo in cosa alimenta le passioni di un individuo. Quali sono ora? Quali erano in passato? Quanto sono sopite o attive? Quanto la persona è “spenta” o “accesa”, morta o attivata, sul piano delle passioni? A quante passioni, idee e aspirazioni è stato messo il silenziatore, e cosa ne è rimasto?

E, soprattutto, cosa può produrre passione per il futuro?

Le domande da praticare sono numerose, tra queste:

  • Cosa ti appassiona? 
  • Cosa è una passione? 
  • Cosa è l’amore per te? 
  • Come lo definiresti? 
  • Che ruolo ha nella tua vita? 
  • Cosa ti ha appassionato di più sinora? 
  • Che passioni hai adesso? 
  • Cosa ti dà energia? 
  • Con chi vorresti vivere qualche progetto importante?
  •  Cosa hai “silenziato” nella tua vita, a cosa hai rinunciato? 
  • Ci sono state delle ambizioni cui hai rinunciato, cose a cui tenevi? 
  • Cosa faresti se tornassi indietro? 
  • Cosa vorresti fare ancora guardando avanti, sognando?
  • Cosa possiamo fare di concreto, anche solo qualche piccolo step praticabile?

Il senso di un Coaching è produrre e alimentare amore verso…, amore per… amore per se stessi, per un’azione terapeutica di autostima, amore verso una causa, amore verso un progetto.

Nel Coaching, l’amore per un concetto o per un’idea deve accrescere la passione per l’attività, e far meglio sopportare la fatica che si rende necessaria a generare cambiamento.

Una forma di amore, di tipo puramente umano e professionale, deve anche svilupparsi tra Coach, formatore, terapeuta, docente, o altro ruolo di aiuto, e cliente/fruitore. È il tipo di amore non sessuale che desidera unicamente il bene altrui e si adopera per costruirlo. 

Il concetto più utile a tal fine viene dagli studi di psicologia evolutiva[4], ed è quello di engrossment, il sentimento di affetto che un padre sviluppa verso il figlio. 

Questo stato comprende una forma di coinvolgimento emotivo più forte rispetto a quello medio, un desiderio di vedere il proprio cliente ottenere risultati, che diventano anche in parte i propri risultati, e questo può fare la differenza tra un lavoro serio e dedicato e un lavoro superficiale.

Il contrario di engrossment è un approccio distaccato e superficiale, anaffettivo, tra Coach/formatore/consulente e soggetto ricevente, un approccio, che tiene le distanze, che non si arrabbia quando vede una scarsa partecipazione, e non gioisce nemmeno per i risultati, vive il tutto in modo puramente meccanico e poco umano. 

Essere passionali, in questo caso, è positivo.

La stessa passione dobbiamo applicare verso noi stessi, verso ciò che possiamo essere quando coltiviamo le nostre energie, competenze, progettualità. 

Il concetto di Self-Engrossment può essere usato tecnicamente, in questo caso, per esprimere l’atteggiamento di amore verso se stessi, non narcisistico o egoistico, ma un amore per il lavoro di avvicinamento al proprio benessere, al divenire sempre più autentici e padroni delle proprie potenzialità. 

Amarsi e volersi bene significa avere un primo grande amico, se stessi. Se sai che questo amico non ti lascerà mai, se sai che puoi contarci sempre, allora larga parte dei problemi sono risolti. 

Se invece ogni tanto non stai bene con te stesso, senti di non avere fatto ancora ciò che volevi nella vita, hai delle ambizioni cui vorresti dare ascolto, hai delle “spie rosse” che si accendono ma non sai bene per cosa, è bene lavorarvi sopra. Perché la vita è una.


[1] Fonte: http://it.wikiquote.org/wiki/William_Shakespeare

[2] Vedi il paper di Janssen, Diederik F. (2008), First Love: A Case Study in Quantitative Appropriation of Social Concepts, in: Qualitative Report, v.13 n.2 p.178-203 June 2008.

[3] Collins, Kerry A.; Cramer, Kenneth M.; Singleton-Jackson, Jill A. (2005), Love Styles and Self-Silencing in Romantic Relationships, in: Guidance & Counselling, v.20 n.3-4 p.139-146 Spring-Summer 2005.

[4] Greenberg, J., Morris, N. (1974), Engrossment: The Newborn’s Impact upon the Father, in: American Journal of Orthopsychiatry, 44, pp. 520-531.

Altri materiali su Comunicazione, Ascolto, Empatia, Potenziale Umano e Crescita Personale disponibili in questi siti e link:

Altre risorse online

©Copyright. Estratto dal testo di Daniele Trevisani “Psicologia della libertà. Liberare le potenzialità delle persone”. Roma, Mediterranee. Articolo estratto dal testo e pubblicato con il permesso dell’autore.

Sette caratteristiche che permettono lo sviluppo personale. Il Metodo “Centrato sulla Persona” di Rogers

Si deve a Carl R. Rogers il contributo identificato in letteratura come “approccio centrato sulla persona” o “approccio centrato sul cliente”, che ha dato vita alla scuola metodologica del counseling e della psicologia umanistica

Il potenziale umano secondo Rogers dipende dal raggiungimento di uno stadio di sviluppo personale ottimale. 

Lo sviluppo ottimale significa che ogni organismo sano continui a cercare di soddisfare il proprio pieno potenziale, con un atteggiamento fluido di ricerca continua e senza standard fissi. 

Rogers in particolare individua sette caratteristiche che permettono lo sviluppo del potenziale umano verso quella che egli definisce una “persona pienamente funzionante” (“fully functioning person“)[1]

  1. Una crescente apertura all’esperienza – le persone pienamente funzionanti si allontanano progressivamente da uno stato di difensività permanente, e non apprezzano gli stati di soggezione.
  2. Un approccio esistenzialmente crescente – vivere ogni momento a pieno – senza il bisogno di distorcere le percezioni per adattarle alla propria personalità o al proprio concetto di sè, ma permettendo alla propria personalità e al proprio concetto di sè (“self-concept“) di vivere quelle esperienze. Il risultato è un crescente livello di energie, di interesse, adattabilità, tolleranza, spontaneità, e riduzione delle rigidità.
  3. Crescente fiducia nell’organismo e fiducia in sè – aumenta la fiducia in sè e nei propri sensi e intuiti, l’abilità di scegliere i comportamenti appropriati per ciascun singolo momento, si riducono le condizioni di ansia decisionale e incertezza. Le persone che sviluppano un buon livello del proprio potenziale personale non hanno l’esigenza di affidarsi incondizionatamente a rigidi codici preesistenti e norme sociali preordinate, ma sono aperti all’esperienza e sanno che potranno fidarsi di sè stessi nel decidere cosa è giusto e sbagliato.
  4. Libertà di scelta – non essendo incatenati dalle prescrizioni che influenzano le persone incongruenti, sono in grado di compiere una grande gamma di scelte con maggiore fluidità. Sono convinti che essi stessi giocano un ruolo importante nel determinare il proprio personale comportamento e si sentono responsabili per i propri comportamenti.
  5. Creatività– il maggiore stato di libertà esistenziale produce maggiore creatività in modo spontaneo. Le persone saranno più creative nel modo in cui si adattano alle proprie personali circostanze senza sentire un bisogno di conformismo.
  6. Affidabilità e costruttività – ci si può fidare sul fatto che queste persone agiranno in modo costruttivo. Un individuo che sia aperto verso tutti i propri bisogni riuscirà a mantenere un equilibrio tra essi. Persino i bisogni aggressivi saranno accompagnati e bilanciati da bisogno di bontà intrinseca che esiste nelle persone congruenti.
  7. Una vita vissuta a pieno (“rich full life“) – Rogers descrive la vita delle persone pienamente funzionanti come moralmente ricca, piena ed eccitante, in cui la persona vive sia esperienze di gioia che di dolore, di amore e di sofferenza, di paura e di coraggio, più intensamente. Si produce in questo modo uno stato di maggiore “capacità di vivere nelle emozioni” opposto ad una “anestesia emotiva costante”. La descrizione di Rogers di “una buona vita” è lontana dalla visione di una vita statica, come osserviamo dalle sue stesse parole: Questo processo di buona vita non è, ne sono convinto, una vita per deboli di cuore. Comprende l’allargamento e la crescita nel divenire più e più aperti alle proprie potenzialità. Riguarda il coraggio di essere. Significa lanciare se stessi pienamente all’interno del “flusso della vita” (stream of life).

Da queste riflessioni derivano alcune competenze pratiche per chi si occupa di formazione, di coaching e counseling:

  • Saper costruire laboratori esperienziali
  • Saper individuare le resistenze e obiezioni latenti
  • Saper sviluppare percorsi di coaching individuali
  • Sviluppare percorsi di coaching di gruppo
  • Creare strumenti di monitoraggio dei risultati
  • Tecniche di colloquio sotto stress
  • Gestione dello stress
  • Supervisione di sessioni di coaching e counseling
  • Coaching destrutturato: abilità di ascolto e sviluppo del “flusso” di quanto accade, senza predisposizione di gabbie metodologiche
  • Strutturare percorsi di coaching e counseling tramite moduli specifici e denominabili (approccio strutturato)
  • Individuare le “scale di apprendimento” e gli step di apprendimento
  • La ricerca di un’organizzazione interiore ancora prima che esterna
  • Competenze relazionali avanzate per operare in contesti di coaching complessi e aziende o organizzazioni complesse
  • Autocontrollo in condizioni critiche

Su cosa agire: livelli del Training Mentale per il coaching e counseling aziendale

  • Attenzione
  • Memoria
  • Concentrazione

Su cosa agire: livello avanzato

  • Attenzione al livello fisico e agli stati fisici
  • Livello emotivo e rigenerazione emotiva
  • Livello mentale, capacità di ascolto delle mappe mentali
  • Sviluppo della pace interiore e stabilità personale
  • Sviluppo delle aspirazioni alla ricerca continua
  • Sviluppo delle capacità sensoriali e micro-sensoriali
  • Abilitazione delle capacità spirituali
  • Individuare e rimuovere le nevrosi organizzative nei contesti di gruppo
  • Capire in profondità gli scenari 
  • Saper creare domande che aprono ragionamenti importanti
  • Mantenere un flusso organizzato e costante di azioni di coaching e counseling
  • Avere il coraggio di fare e farsi domande crescentemente sfidanti

[1] Carl Rogers (1961), On becoming a person: A therapist’s view of psychotherapy. Constable, London. Isbn=1-84529-057-7

Altri materiali su Comunicazione, Ascolto, Empatia, Potenziale Umano e Crescita Personale disponibili in questi siti e link:

Altre risorse online

Copertina Libro Il Coraggio delle Emozioni compressaArticolo estratto dal libro Il Coraggio delle Emozioni di Daniele Trevisani. Clic qui per la scheda del libro Il Coraggio delle Emozioni su Amazon.

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Un percorso di liberazione personale, verso il vivere vero. Cosa significa per te “dirigerti verso la luce”?

Osserva i segnali sottili che ti circondano, impara a coglierli. Uno sguardo, un segno, un gesto, un segnale. Che messaggi circolano, cosa entra nel tuo “sentire”?

Siamo creature molto permeabili agli ambienti che viviamo, quindi è decisamente importante chiedersi “in che ambiente viviamo”, “cosa voglio respirare”, “cosa non voglio far entrare”, e “dove voglio trovare aria fresca” in senso lato.

Assaliti da messaggi “densi” come film, TV, software, libri commerciali, seminari preconfezionati, perdiamo la capacità di “percepire oltre” con i nostri propri sensi.

Finiamo per chiuderci anziché confrontarci seriamente con le nostre angosce e con le nostre speranze, per poterle esaminare, smontare, rivalutare.

Perdiamo la capacità di cogliere i segnali deboli che si trovano in noi e attorno a noi. Perdiamo la capacità di “vedere” con i nostri occhi. E di giudicare con la nostra testa. Il coraggio di pensare va nutrito e allenato. E come per ogni allenamento, i risultati arrivano addestrandosi con costanza.

Una domanda ne scatena altre. Una nuova capacità ne genera altre. Cosa significa per te “trovare aria fresca” e nuove energie? Cosa può significare per te “vivere veramente le emozioni”? Se ti chiedo “dirigerti verso la luce”, cosa può essere per te la metafora della luce, nella tua personalissima Visione, ad oggi?

Ogni emozione è un messaggio, il vostro compito è ascoltare…

Gary Zukav

Ci sono alcuni esercizi di Training Mentale in cui puoi iniziare a esaminare cosa sia per te questa luce, verso dove vorresti dirigerti, e cosa c’è la in fondo, la destinazione vera o i traguardi veri del tuo viaggio. Lo stato a cui tendi.

Puoi anche iniziare a porti altre domande. Dove, quando, chi ti sta proponendo modelli dove il “vivere veramente” è in realtà un falso vivere? Che vantaggio ne ha? Ne sei circondato, è ora di accorgersene.

Altrettanto difficile è passare da una definizione generica di volontà, es. “sentirsi sollevati”, ad una focalizzazione di obiettivi praticabili, es “voglia di sentirsi sollevati da un’amicizia dannosa e non vedere più Mario e Anna”. E’ fondamentale passare dalla “Sensazione Sentita” o vaga sensazione viscerale (Felt Sense, come definito da Carl Rogers) ad una focalizzazione più precisa (attraverso quello che Eugene Gendlin chiama Focusing), apprendere a focalizzare le nostre fonti di stress, che sia l’idea di non riuscire a far studiare i propri figli, o un aspetto del nostro stile di vita che ci sta stressando e massacrando.

Ma quando può avvenire l’inizio di un percorso di liberazione personale? La risposta è semplice: sempre, ovunque, a qualsiasi età, quando decidi tu di avere coraggio, di prendere in mano la tua percezione, di studiare, di imparare come funzioni. E di fare tue alcune capacità che in tempi antichi erano riservate solo ai Maestri.

Ora, decidi tu attivamente che è venuto il momento di imparare, di sviluppare nuove sensibilità, abilità e tecniche che ti portino a vedere, a “sentire”, e percepire i pensieri che ti circolano dentro quasi come fossi un osservatore esterno.

Allora imparerai ad osservare e confrontare, andando a cercare tra testi antichi o nuovi, in esperienze e incontri, con spirito di ricerca, spirito di libertà.

Se non lo fai cosa succede? Niente, al massimo vivrai una vita non tua. Ti va bene?

Una volta che una persona si ponga in mente queste domande, potrà cercare risposte. Ma se le domande non scattano, le risposte non arriveranno mai.

L’intelligenza di una persona si può capire

dalle domande che sa porsi (Daniele Trevisani)

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Articolo estratto dal libro Il Coraggio delle Emozioni di Daniele Trevisani. Clic qui per la scheda del libro Il Coraggio delle Emozioni su Amazon.

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Personal Energy di Daniele Trevisani - Energie PersonaliUno spirito che non accetta di essere imbrigliato…

Dal libro Personal Energy di Daniele Trevisani

Chiunque può, con sforzo maggiore o minore, bloccare il nostro corpo, ma la mente è diversa.

Se impariamo, nessuno potrà bloccare la nostra felicità, il nostro spirito vitale.Installeremo un “firewall mentale” per proteggerci dai pensieri negativi e agiremo nel mondo come “agenti di crescita e di felicità” per noi stessi e per gli altri.

Per rendere lo spirito indomabile dobbiamo ripetere a noi stessi:

  1. Non accetto una vita a metà e non accetto la stasi, distinguo chiaramente il rilassamento positivo e recupero, dalla stasi e apatia
  2. La mia vita ha senso
  3. Io valgo, al di là di qualsiasi risultato possa emergere
  4. Provo e riprovo senza timore
  5. Errare è umano, il mio fine è più importante e va perseguito
  6. Accetto l’alternanza di momenti positivi e negativi, ma mi dirigo verso la luce
  7. So che se mi impegno verso il mio scopo di crescita arriverà il momento in cui vedrò risultati
  8. So che anche un micro-passo in avanti nella focalizzazione di ciò che voglio è un grande passo per la mia energia complessiva
  9. Niente e nessuno può impedirmi di cercare di dare senso alla mia vita e lasciare un’impronta positiva nel mondo
  10. Le mie capacità ed energie sono allenabili e potenziabili lavorandoci quotidianamente, con formazione, coaching, letture, esperienze, e qualsiasi fonte di apprendimento

Senza questo ragionamento, il disagio esistenziale sale, distrugge progressivamente la fiducia in sè, limita la sensazione di potercela fare, di avere i mezzi e le capacità necessarie per raggiungere un certo obiettivo o affrontare una sfida e rinnovarsi.

È passato tanto tempo, ma i sogni sono sempre quelli di allora. E non è mai troppo tardi per riprovare a realizzarli.
I Sogni dei Bambini, Sergio Bambarén

La mancanza di una buona fiducia in sè, cosciente e consapevole dei propri reali punti di forza e debolezza, manda in cancrena la personalità, distrugge le energie mentali e l’autostima, creando un circolo vizioso.

Una azione sana e rigeneratrice su questi punti è possibile. L’idea di perdere una battaglia sacra non deve spaventarci.

Piuttosto, l’idea di morire in un letto senza avere vissuto la vita – questa si –  deve spaventarci. Così come l’idea di diventare progressivamente codardi, stanchi, senza più spirito vitale.

Dobbiamo respirare e assorbire lo spirito indomabile che ha permeato i Samurai, i Ronin (Samurai senza padrone), i Missionari veri, i profeti, i ricercatori, e tantissimi esseri umani che hanno rischiato – senza pretesa di fama e onore, agendo ogni giorno, per lasciare un mondo migliore.

Lo spirito, l’idea e l’amore non si possono distruggere.

Possiamo cancellare i confini dentro i quali erano racchiusi.

Ma essi rimarranno sempre con noi.

Albert Einstein

e – ripetendomi…  non mi stanco di ripetere questa affermazione… “dobbiamo respirare e assorbire lo spirito indomabile che ha permeato i samurai, i ronin, i missionari veri, i profeti, i ricercatori, e i tantissimi esseri umani che hanno rischiato – senza pretesa di fama e onore, agendo ogni giorno, per lasciare un mondo migliore”

(Trevisani  Daniele., Personal Energy, Milano, Franco Angeli).

Per chi interessa, il volume è in italiano, si trova in qualsiasi libreria o al massimo lo ordinano. se si vuole comprare online su IBS questo è il sito http://www.ibs.it/code/9788820411893/trevisani-daniele/personal-energy-una-mappa.html?shop=4636

Dr. Daniele Trevisani - Formazione Aziendale, Ricerca, Coaching