La riformulazione è una tecnica di ascolto attivo che permette di rielaborare il contenuto di un messaggio.
Per la precisione si tratta di un gruppo di tecniche che consistono in interventi che non interpretano mai le parole dette dall’interlocutore.
In pratica l’ascoltatore rimanda all’interlocutore dei segnali che, come veri e propri specchi, riflettono ciò che egli ha appena detto, senza alterare la costruzione del discorso o la situazione psicologica in cui esso avviene.
Cosa esprime la riformulazione:
la capacità di ascolto e accoglienza;
la capacità di focalizzarsi sull’interlocutore;
il rispetto completo per il suo vissuto;
la capacità di facilitare la sua libera comunicazione.
Le tecniche di rispecchiamento sono strumenti di rinforzo del sé dell’altro. Hanno infatti il potere di creare un clima socio-affettivo caloroso e rassicurante. Tale clima consente alla persona che sta parlando di ricevere continui feedback che lo inducono a riflettere su di sé, sulle affermazioni ed i pensieri espressi. L’interlocutore si sente realmente ascoltato ed accettato. [1]
MECCANISMI DI ASCOLTO ATTIVO PER ACCERTARSI CHE LA COMPRENSIONE SIA CORRETTA
1.Riformulazione: riformulo quanto ho capito e lascio che l’interlocutore mi corregga su quello che diverge
2.Sintesi e recap: Ricapitolo quanto ho capito in sintesi e chiedo se è corretto.
3.Riverbero o eco: una riformulazione più ampia che prende intere categorie, tra queste:
Riverbero dei dati: fare la somma di tutti i dati sentiti,
Riverbero emotivo: fare la somma di tutte le emozioni percepite e a cosa sono associate
Riverbero della mappa di credenze: fare la somma di tutte le credenze percepite, che restituisce il “modo di vedere le cose” della persona.[2]