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scelte di vita

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(c) Copyright, Dal volume Personal Energy, di Daniele Trevisani

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Da quando nasciamo siamo coinvolti a pieno in un viaggio chiamato vita.

Siamo in corsa, che lo si voglia o meno, che ci piacciano o meno le stazioni di sosta e i paesaggi che incontriamo.

Vorrei parlarti di una grande opportunità che a volte ci viene negata, e di come raggiungerla. Questa opportunità consiste nel fare un buon viaggio, e lasciare un segno positivo in questo mondo, al termine del tuo viaggio.

Ma per ogni tratto di strada, serve qualche forma di energia. E quindi, vorrei parlarti dell’energia che ti serve per fare questo cammino. E di come coltivarla in te. Come misurarla, come capire a che stato siamo, e come rigenerarci per andare avanti nonostante le difficoltà, e sfruttare le discese che a volte compaiono davanti a noi.

E’ una battaglia senza limiti e senza fine perché l’unico fine è migliorare se stessi e il mondo.

Lavorare su questo sogno infinito aiuta a riscoprire l’orgoglio e il motivo di esistere.

Alcuni esseri umani continuano testardamente a portare avanti delle battaglie per costruire qualcosa di buono, si impegnano, si danno da fare.

Altri se ne fregano, altri, ancora peggio, distruggono.

Di quale categoria vuoi far parte?

Chi si arruola nella prima categoria entra in una elite, un’armata immortale alla quale hanno appartenuto migliaia di persone sconosciute che hanno lavorato nel buio e nel silenzio per una causa nobile, ma anche persone diventate famose, come Leonardo da Vinci, Madre Teresa di Calcutta, e chissà quanti altri.

Che tu sia parte dei noti o degli ignoti, dei famosi o dei dimenticati, la tua lotta avrà comunque senso

Non importa credo ad oggi a Leonardo di essere famoso. E’ morto. Credo che però gli importasse sapere, mentre era vivo, che stava lavorando a qualcosa.

Qualcosa di importante.

Qualcosa che poteva cambiare il mondo.

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©Copyright Daniele Trevisani. Dal volume Personal Energy, di Daniele Trevisani, Franco Angeli editore, Milano. Vietata la copia o riproduzione non autorizzata. Per contatti vedi sito Studiotrevisani e blog Potenziale Umano, risorse per la crescita personale, formazione e coaching.

1.8.     

Le tre grandi forze che agiscono sull’individuo vanno chiarite e distinte:

 

·         genetica;

·         apprendimento ambientale;

·         apprendimento intenzionale.

 

Sulla prima non abbiamo ancora possibilità di intervento, per ora.

Sulla seconda, larga parte di quello che ci ha plasmato inizialmente è accaduto quando eravamo troppo piccoli per farci qualcosa, i modelli sociali e culturali dei nostri primi anni di vita, e i genitori, non li abbiamo scelti noi.

L’operazione più utile da compiere, come detto, è guardarvi dentro e decidere autonomamente cosa sia risorsa, cosa invece sia freno, e cosa manchi.

Sulla terza, gli spazi sono aperti.

Dall’adolescenza in avanti inizia la vera forza da coltivare nell’individuo, la coscienza della possibilità di scegliere: ad esempio, è possibile emanciparsi e decidere di smettere di guardare la televisione commerciale, e leggere qualche libro in cui si possa imparare qualcosa. Aiutare gli altri a farlo è altrettanto essenziale.

È possibile decidere di fare sport, fosse anche solo correre, o se il nostro corpo non ce lo permette ora, possiamo cercare altri spazi di espressione fisica, leggera o pesante, agonistica o meno. O muoverci sul fronte intellettuale.

Nelle relazioni, è possibile iniziare a scegliere le persone con cui passare il tempo libero.Sul lavoro, sullo studio, possiamo iniziare a fare scelte. La coscienza della possibilità di fare scelte è una conquista.

E non è detto che se una certa strada sia chiusa non ve ne siano altre, o che se ci si sente stanchi e demotivati non si possa cercare un modo diverso per esprimersi. La ricerca di un campo di espressione è lavoro allenante in sé.

È possibile iniziare a lottare contro le forze avverse, i sistemi clientelari, arretrati, corrotti e arroganti, le strutture ingessate, le culture amputanti.

Esiste chi non vuole che lo facciamo, chi teme che smettiamo di respirare a forza le regole del sistema che ci soffocano. I pensatori autonomi fanno paura. Non a caso, sono i primi che i regimi cercano di sopprimere.

Possiamo invece crearci un nuovo insieme di regole e spazi di espressione, che rispetti gli altri, ma anche se stessi. Questo significa esprimersi: andare oltre i vincoli esistenti, usare la ragione e procedere verso ciò che per noi sia una luce, una visione positiva, una forma di libertà.

 

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Copyright, dal Volume: “Il Potenziale Umano”

Metodi e tecniche di coaching e training per lo sviluppo delle performance