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Scala di Fisher

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© Articolo estratto con il permesso dell’autore, Dott. Daniele Trevisani dal libro “Ascolto Attivo ed Empatia. I segreti di una comunicazione efficace. Milano, Franco Angeli

Se desideriamo ascoltare bene, prima bisogna imparare a rilassarsi, centrarsi, calmarsi.

Quando pratichiamo ascolto, a qualsiasi livello, la nostra mente sta lavorando. I nostri neuroni e le nostre circuiterie mentali lavorano ad un certo livello di Hertz, così come un’apparecchiatura elettronica, e dobbiamo diventare tanto bravi dal saper cogliere a che livello sta viaggiando la nostra mente, e la mente altrui.

In termini generali, un ascolto attivo ha più probabilità quando riusciamo a praticarlo essendo rilassati, con frequenze cerebrali medio-basse.

E, per fugare ogni dubbio, affermiamo che l’ascolto attivo è uno stato di coscienza, non solo un insieme di tecniche, ma un preciso stato di coscienza dove la vigilanza è alta ma la rilassatezza di fondo permette di cogliere segnali che uno stato di tensione farebbero svanire dal campo della percezione.

La rilassatezza serve anche per ascoltare situazioni e temi delicati, emotivamente duri o difficili, e rimanere sereni internamente e ben “centrati”.

Roland Fischer ha realizzato ricerche fondamentali sugli stati di coscienza “normali” e alterati. Questi studi pionieristici pubblicati su Science, la più prestigiosa rivista scientifica mondiale, offrono una possibilità per leggere finalmente in modo grafico dove si collochino gli stati di coscienza.

Le neuroscienze hanno da allora fatto passi in avanti enormi, ma questa mappa specifica è ancora di enorme utilità per avvicinarsi all’argomento per fini pratici e formativi.

Questi studi sono fondamentali per capire l’ascolto in profondità, l’ascolto superficiale, il non-ascolto, e in quale zona della mappa sia possibile ascoltare nel modo più proficuo.

La Scala di Fisher, rappresenta il “numero di giri” del nostro motore mentale, ed evidenzia la posizione di una qualsiasi persona, nel continuum mentale tra agitazione e rilassamento, sino agli estremi: dalla meditazione profonda (sulla destra) sino all’isteria (sulla sinistra), passando per stati più ordinari come la percezione quotidiana, l’ansia, la creatività e altri.

È uno strumento molto importante.

Ad ogni posizione lungo la scala corrisponde una precisa frequenza cerebrale, scientificamente misurabile.

In ciascuna di queste zone, la modalità di ascolto cambia,

  • Ascoltare “tutto a destra” significa un ascolto prettamente interiore, un ascolto interno rivolto a se stessi.
  • Ascoltare nella zona centro-destra significa un ascolto disponibile all’altro, un ascolto aperto, un ascolto permeabile, un ascolto rilassato che non invade.
  • Ascoltare sul centro-sinistra della mappa significa un ascolto aggressivo, un ascolto che interrompe e dominato più dai propri pensieri che da altro.
  • Sull’estrema sinistra esiste il non-ascolto, l’aggressività, la non-presenza mentale, il totale sequestro emotivo in emozioni di rabbia in cui niente e nessuno può dire qualcosa senza che ci arrabbiamo o ci sentiamo in giudizio e in dovere di ribattere, o introiettiamo somatizzando e autodistruggendoci.

Fisher in questo lavoro pionieristico ci mette in guardia: siamo sempre più bombardati da informazioni, ma in taluni contesti, ulteriori incrementi si rischia la saturazione.

Negli esseri umani, un elevato input nel contenuto dei dati può non trovare corrispondenza nella velocità di elaborazione di questi dati.

In altre parole, quando le informazioni in ingresso ci bombardano, sono tante, talmente tante che la nostra capacità di elaborarle tutte progressivamente cala, rischiamo di scivolare verso gli stati schizofrenici.

Questo fenomeno era stato evidenziato negli anni ‘70, ed è da allora in crescente aumento con l’incremento dei canali interattivi e dei social media disponibili.

Dalla scala si evince che per la salute quotidiana, ogni brano significativo di vita trascorso in stato di “agitazione” o nervoso, dovrebbe essere accompagnato da uno stato di recupero, tranquillità e meditazione.

Se desideriamo ascoltare bene, prima bisogna imparare a rilassarsi, centrarsi, calmarsi.

Questo vale sempre, ma in alcuni casi questo diventa fondamentale, come momento di preparazione mentale (es, preparazione ad una gara o ad un esame,a un incontro professionale importante, un colloquio di coaching o di counseling o di terapia).

La scala di Fisher e i suoi tanti insegnamenti possibili stanno diventando un fattore di salute personale. Tutti dovremmo conoscerla, quantomeno per fare una mappatura quotidiana di come stiamo vivendo e riaggiustare il tiro sulle situazioni di vita che sviluppiamo, e sapere che per ascoltare bene bisogna saper trovare l’assetto mentale giusto per l’ascolto.

Altri materiali su Comunicazione, Ascolto, Empatia, Potenziale Umano e Crescita Personale disponibili in questi siti e link:

Altre risorse online

Testo estratto da Eckhart Tolle, nel video seguente, con approfondimenti sugli Stati di Coscienza trattti dal testo “Psicologia della Libertà: Liberare le potenzialità delle persone“. Edizioni Mediterranee, Roma.

Secondo Tolle:

“La responsabilità è una parola strana, se la prendi alla lettera, si associa alla parola “risposta”, all’abilità di rispondere, ma questa interpretazione è abbastanza scorretta. Il punto è prendersi la responsabilità di cosa?

Di cosa ti puoi prendere la responsabilità, o per cosa ti puoi prendere la responsabilità? La responsabilità primaria che puoi assumerti è prenderti la responsabilità per il tuo stato di coscienza, il quale determina il tipo di mondo che crei. Tu sei l’umanità, l’umanità è un concetto astratto, non esiste, l’umanità è l’essere umano.

Tu sei l’umanità, quindi per far prendere le proprie responsabilità all’umanità, devi prima tutto essere responsabile del tuo stato di coscienza”.

Eckhart Tolle

Eckhart Tolle

Approfondimenti sugli Stati di Coscienza tratti dal testo “Psicologia della Libertà: Liberare le potenzialità delle persone“.

 

La mappa dei nostri stati di coscienza e gli stati alterati: conoscerla per stare bene e non ammalarsi, e imparare a recuperare

Esiste un indicatore primario, la Scala di Fisher, che rappresenta il “numero di giri” del nostro motore, ma per usarlo bisogna averlo visto, e qualcuno deve averti formato ad usarlo.

La scala o mappa degli stati di coscienza, evidenzia la posizione di una qualsiasi persona, nel continuum mentale tra agitazione e rilassamento, sino agli estremi della meditazione profonda (sulla destra) e dell’isteria (sulla sinistra), passando per stati come la percezione quotidiana, l’ansia, la creatività e altri.

È uno strumento molto importante.

Figura 7 – Mappa di Fisher (mappa degli stati di coscienza)[1]

Ad ogni posizione lungo la scala corrisponde una precisa frequenza cerebrale, scientificamente misurabile.

Fisher in questo lavoro pionieristico ci mette in guardia: siamo sempre più bombardati da informazioni, ma in taluni contesti, ulteriori incrementi si rischia la saturazione: ulteriori incrementi nel contenuto dei dati possono non trovare corrispondenza adeguata in un adeguato tasso elaborazione di questi dati.

In altre parole, quando le informazioni in ingresso sono tante, talmente tante che la nostra capacità di elaborarle tutte progressivamente cala, rischiamo di scivolare verso gli stati schizofrenici[2]. Questo era stato evidenziato negli anni 70, figuriamoci ora con l’incremento dei canali e dei social media disponibili.

Dalla scala si evince che per la salute quotidiana, ogni brano significativo di vita trascorso in stato di “agitazione” o nervoso, dovrebbe essere accompagnato da uno stato di recupero, tranquillità e meditazione. Sicuramente dopo, ma persino prima in alcuni casi come momento di preparazione mentale (es, preparazione ad una gara o ad un esame).

La scala di Fisher e i suoi tanti insegnamenti possibili sta diventando un fattore di salute personale. Tutti dovremmo conoscerlo, quantomeno per fare una mappatura quotidiana di come stiamo e riaggiustare il tiro sulle situazioni di vita in cui siamo.

Ma di questo, non si parla.

Molto facile invece è andare incontro anche nelle TV nazionali e pubbliche, ad oroscopi di ogni tipo.

Un altro indicatore del fatto che la nostra Semiosfera è ricca di porcherie e povera di significati e conoscenza che ci servirebbe veramente.

Il nostro potere personale sta nel riprendere in mano i contenuti della nostra Semiosfera personale, lavorarla, metterci dentro quello che è utile, buttare fuori l’inutile. È ora di lottare, è ora di battersi per questi concetti, per noi e per tutte le persone cui teniamo, e per una umanità più libera e pulita.

[1] Roland Fischer (1971), A Cartography of the Ecstatic and Meditative States. In Science, Vol 174  Num 4012 26 November 1971.

[2] Dal testo originale “further increase in data content may not be matched by a corresponding increase in the rate of data processing

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Copyright dal testo “Psicologia della Libertà: Liberare le potenzialità delle persone“.