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Il modello HPM per gestire lo stress

©Copyright Dott. Daniele Trevisani e Capponi Editore dal libro “Gestire lo stress e migliorare i rapporti umani”.

Lo stress è una causa sia di patologie fisiche che di “danni alle relazioni”, e nel Metodo HPM ci impegniamo a farlo diventare un alleato piuttosto che un nemico invincibile. Come evidenziano Yaribeygi ed altri ricercatori[1]:

Qualsiasi stimolo intrinseco o estrinseco che evoca una risposta biologica è noto come stress. Le risposte compensatorie a questi stress sono note come risposte allo stress. In base al tipo, al momento e alla gravità dello stimolo applicato, lo stress può esercitare diverse azioni sull’organismo che vanno dalle alterazioni dell’omeostasi fino a effetti potenzialmente letali e mortali. In molti casi le complicanze fisiopatologiche della malattia derivano dallo stress e i soggetti esposti allo stress, ad es. coloro che lavorano o vivono in ambienti stressanti, hanno una maggiore probabilità di contrarre molti disturbi. Lo stress può essere un fattore scatenante o aggravante per molte malattie e condizioni patologiche.

 Fare sì che lo stress non ci sovrasti o rovini le nostre relazioni umane è uno degli obiettivi primari del Metodo HPM. Il Metodo HPM è centrato su sei tipi di energie umane, energie specifiche di diversi settori o “celle di lavoro”, sulle quali è possibile intervenire efficacemente.

Concetti fondamentali: la visione della persona come sistema energetico

Il metodo HPM (Human Potential Modeling) contiene una concezione dell’uomo come articolazione di energie fisiche e mentali, micro e macro-competenze, progettualità e aspirazioni o obiettivi.

Il modello si presta ottimamente ad individuare sei grandi tipologie di stress che possono colpirci, magari a nostra insaputa, e le relative azioni antistress.

Il metodo individua sei specifiche “celle di lavoro” sulle quali ciascuno di noi, indipendente dalla sua condizione di partenza, può fare progressi, piccoli o grandi che siano. E, per ogni piccola conquista, si aprono nuovi orizzonti che ci invitano ad andare avanti, in una continua esplorazione di ciò che significa progredire, nel suo senso più profondo.

“Tutto ciò che ha valore nella società umana dipende dalle opportunità di progredire che vengono accordate ad ogni individuo.”

ALBERT EINSTEIN

“Entrare” in queste sei celle ci permette di costruire progetti di crescita seri ed efficaci, siano essi la “liberazione” da ciò che ci frena, o l’aumento delle nostre risorse personali.

L’amplificazione delle energie e abilità di un individuo o di un intero gruppo o impresa, può proiettarci verso nuovi traguardi, e nuovi modi di essere.

Prendere piena coscienza dei propri potenziali e lottare per raggiungerli è un’operazione che ha una propria sacralità, al di là del risultato numerico o professionale che ne può derivare. Lo stress, inoltre, si “annida” in una o più di queste sei celle e saperlo individuare è estremamente utile per attivare le reazioni antistress giuste.

Capire questo è essenziale oggi per fare del training aziendale serio, essere ricercatori o insegnanti degni di questo nome, ma anche nel coaching, nel focusing (focalizzazione dei fabbisogni di sviluppo), nella consulenza, nei progetti di crescita personale, quando si esamina una persona o un’organizzazione, intesa come complesso di energie circolanti, il suo lato umano, il suo spirito vitale.

Il metodo si applica anche alle relazioni interpersonali, tra colleghi o in famiglia, e ovunque vi siano relazioni umane.

Il metodo HPM raggruppa tutti i fattori evidenziati in un modello piramidale (energie fisiche e mentali, micro e macro-competenze, progettualità e aspirazioni). Li considera aspetti allenabili, aumentabili, su cui si può agire, ma anche possibili aree di stress.

A questo modello quindi ci apprestiamo a lavorare.

Ne esponiamo di seguito un’anteprima grafica, nella quale si evidenziano le sei specifiche aree di lavoro, ciascuna delle quali viene poi approfondita, ma sicuramente non esaurita.

Esaurire ogni singola area sarebbe una pretesa troppo grande, mentre aprirvi una discussione e offrire su ciascuna contributi, strumenti utili e operativi, è invece già possibile.

Figura 1 – Esposizione grafica del modello HPM

modello hpm per gestire lo stressPotenziale umano e prestazioni umane sono due aree di studio diverse ma strettamente collegate, così come lo sono le fondamenta di un edificio e i suoi piani superiori. Quando lo stress colpisce una di queste sei celle e non vi sono azioni di risposta, l’intero sistema può soffrirne sino a crollare.

Nel modello si parte dal basso, dalle energie fisiche e mentali.

Nessuno costruirebbe, con un minimo di buon senso, un grattacielo su fondamenta instabili. Il lavoro sul potenziale è, come metafora, simile al lavoro di costruzione di fondamenta solide, mentre le performance ci restituiscono un senso di altezza, di quanto in alto possiamo spingerci.

Ognuno di noi sente il bisogno, prima o poi, di sviluppare il suo potenziale, ma anche di accedere a piani esistenziali superiori, ricercare, crescere.

Possiamo soffocare questa pulsione umana naturale, ma è come cercare di non respirare, prima o poi il bisogno viene fuori, ed è bene ascoltarlo.

Si tratta di un lavoro che va fatto con spirito di gioia e di liberazione, quindi non vedendolo come obbligo ma con entusiasmo, come una grande opportunità.

 

“L’entusiasmo è alla base di tutti i progressi.”

HENRY FORD

 

Il modello HPM analizza l’essere umano come sistema energetico, una sinergia di forze (fisiche e mentali), la cui amplificazione può aumentare il grado di felicità, successo e potenzialità realizzativa. La mancanza di energia in una o più delle sei celle costituisce invece un problema e crea stress, ma la buona notizia è che lo possiamo affrontare.

Questo sistema complesso è composto da sottosistemi, che possono disporre di uno stato di carica variabile e funzionare bene o male, con gradazioni intermedie di efficienza ed efficacia.

Per analizzare il potenziale globale della persona, non solo sul piano fisico o intellettuale ma come essere umano nel suo complesso, abbiamo bisogno di localizzare quali sono i micro e macro-distretti su cui lo stress può agire e come questi interagiscono tra di loro.

Dobbiamo anche saper muovere lo zoom di analisi dal micro al macro, dal particolare al generale, e viceversa.

Esponiamo nel prossimo post una breve sintesi di quali sono i contenuti principali delle sei “celle” di lavoro:

___

[1] Yaribeygi H, Panahi Y, Sahraei H, Johnston TP, Sahebkar A. The impact of stress on body function: A review. EXCLI J. 2017 Jul 21;16:1057-1072.

©Copyright dott. Daniele Trevisani Studio Trevisani Formazione Coaching Consulenza

e Franco Angeli editore, Milano

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Altre risorse online

Semantica Articolo Gestire lo stress. Il Modello HPM

  • Modello HPM
  • Stress
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  • Salute
  • Benessere
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  • Motivazione
  • Comportamenti salutari
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  • Ricerca dell’equilibrio
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  • Crescita personale
  • Orientamento al futuro
  • Soddisfazione
  • Felicità
  • Realizzazione

©Copyright. Articolo estratto con il permesso dell’autore dal libro di Daniele Trevisani: “Psicologia di Marketing e Comunicazione” Franco Angeli Editore, Milano

Acquistare non richiede unicamente un esborso in denaro. Spesso un acquisto si carica di costi psicologici nascosti che ne aumentano il gravame.

Ad esempio, ipotizziamo che un’azienda riceva una proposta di passaggio ad un nuovo sistema operativo per i propri PC. Se essa ha appena terminato un costoso programma di formazione per il personale sul vecchio sistema operativo, il costo di acquisto si caricherà di ansie e preoccupazioni non monetarie (costi psicologici). Ad esempio, può nascere la percezione che l’investimento precedente in formazione diventerebbe immediatamente inutile.

Un secondo costo psicologico può essere di natura relazionale e d’immagine. Il buyer che decide di passare al nuovo sistema operativo potrebbe venire giudicato dai dipendenti come incapace di programmare (Perché mi avete fatto fare un corso su questo sistema operativo, se poi appena appreso non lo devo utilizzare, e devo iniziare da capo? – potrebbe chiedersi il dipendente). Di questa reazione negativa attesa il buyer può sentire con forza il peso, e decidere di non acquistare, soprattutto temendo le ripercussioni nell’ambiente circostante, anche se la valutazione del prodotto è buona.

Un altro esempio di costo psicologico nascosto è connesso al costo valoriale di una scelta. Una scelta di acquisto viene soppesata anche alla luce dei valori sottostanti. Ad esempio, per un ecologista/animalista convinto, acquistare un hamburger non significa unicamente sborsare alcuni dollari, ma rifiutare a tutti i valori in cui crede. Il costo psicologico in questo caso è enormemente superiore al costo monetario. Lo stesso vale (nell’ecologista) per l’acquisto di una pelliccia, o di un’auto che consuma molto.

I costi psicologici si dividono quindi, nella nostra prima categorizzazione, in costi psicologici personali (effetti indesiderati dell’acquisto legati ai propri valori o credenze) e in costi sociali o normativi (determinano un non-acquisto causato delle possibili reazioni negative degli altri: colleghi, amici, parenti, superiori, ecc.).

Tra i costi psicologici rientrano possibili perdite di immagine, di valori, cambiamenti di abitudini consolidate, diminuzioni di sicurezza, calo di approvazione sociale, riduzioni di qualità della vita, aumento di ansie e tensioni, e altre preoccupazioni legate in qualche modo (nella mente del cliente) all’atto di acquisto. Esse incidono sul comportamento di acquisto anche se frutto di immaginazione o basate su dati in realtà non fondati.

Analizziamo un caso ulteriore di acquisto di innovazione: l’implementazione di un sistema di e-commerce aziendale, proposto ad un imprenditore. Potremmo scoprire ad esempio che il costo di separazione sottostante non riguarda il solo denaro necessario (il costo del sistema), ma include anche l’anticipazione di una perdita di controllo. L’imprenditore sente che altri in azienda (es: gli informatici, o i nuovi esperti di internet marketing) e non più lui, capiranno cosa sta accadendo e come gestire l’impresa. Questo provoca riduzione del senso di autostima e caduta del ruolo.

Questi costi psicologici nascosti possono essere il fuoco che alimenta le obiezioni di superficie. Capirli, per poi gestirli, è assolutamente necessario.

©Copyright. Articolo estratto con il permesso dell’autore dal libro di Daniele Trevisani: “Psicologia di Marketing e Comunicazione” Franco Angeli Editore, Milano

Semantica articolo. Le keywords pertinenti nella psicologia del marketing e comunicazione sono:

Costo latente

Costo relazionale

Costo d’immagine

Costo valoriale

Costi psicologici personali

Costi sociali

Costi normativi

Comportamento d’acquisto

Senso di autostima

Costo di separazione

Costo Psicologico

Stress Emotivo

Equilibrio Mentale

Prezzo Dell’Ansia

FaticaEmotiva

TensioneMentale

Rischio Per La Salute Mentale

Oneri Psicologici

Peso Mentale

Affaticamento Emotivo

Impatto Psicologico  

Sforzo Mentale

Carico Emotivo  

Toll Mentale

Costo Emotivo  

Sacrificio Psicologico

Fardello Emotivo

Pressione Mentale

Fattore Psicologico

Gravame Emotivo

Articolo estratto con il permesso dell’autore, dott. Daniele Trevisani, dal testo “Il coraggio di evolvere. Coaching attivo esperienziale e counseling per lo sviluppo personale e professionale. Il metodo della Neotropia” Bologna, OM Edizioni.

Manfred Max-Neef ha stilato un elenco di nove bisogni umani fondamentali
nella persona :


Tabella 3 – Teoria dei nove bisogni fondamentali di Manfred Max-Neef

  • bisogno di cure per il corpo
  • bisogno di sicurezza
  • bisogno di creatività
  • bisogno di intimità
  • bisogno di gioco
  • bisogno di riposo
  • bisogno di autonomia
  • bisogno di senso
  • bisogno di benessere fisico, protezione e riparo del corpo.


Ogni grado di non-risposta ad un bisogno porta prima ad un disagio, poi ad
una sofferenza a volte anche atroce.

Le persone che non soffrono mai
non possono crescere né sapere chi sono.
James Baldwin

Questi bisogni sono certamente forti, ma non tutti allo stesso modo e nello stesso momento. A volte alcuni bisogni specifici sono talmente forti da pulsare e chiamarci all’azione.

Nella nostra vita si ripetono continuamente copioni di bisogno, ma la vera crescita, nella Neotropia, parte da quando ci “svegliamo” dai bisogni ordinari e si innescano bisogni di evoluzione personale e spirituale di livello superiore.

“Sii sempre, in ogni circostanza e di fronte a tutti, un uomo libero e pur di esserlo sii pronto a pagare qualsiasi prezzo.”

Sandro Pertini

Ad un livello più alto dello stato di coscienza ordinario, possiamo arrivare a riconoscere che non ci servono il 90% delle cose che desideriamo. E ancora peggio, non stiamo per niente cercando quel 10% che davvero ci serve.

Esempio? Non ci serve davvero quella nuova versione della nostra auto che ha magari dieci cavalli in più della precedente, ma una qualche pubblicità ci ha fatto pensare che senza quella saremo dei falliti e perdenti. Allo stesso tempo, non sentiamo la necessità di apprendere tecniche di rilassamento e meditazione, tantomeno in azienda, perché la maggior parte delle persone le confonde con un “non fare” mentre sono l’esatto contrario: sono azione allo stato puro.

Questo testo non parla dell’evolvere per il gusto di farlo, ma per ripulirsi, cambiare pelle, dirigersi verso nuova luce e stare lontani da ipocrisie, bugie, falsità e dolore, auto-bugie personali e persino sociali.

Evoluzione e rinnovamento sono da sempre una pulsione forte, e non solo dell’essere umano. Ogni creatura vivente, dai batteri e microbi sino all’uomo, si è evoluta nel tempo, si è rinnovata, seguendo le leggi della natura, per cambiare pelle in relazione ai mutamenti dell’ambiente.

Ora per l’essere umano è giunta l’ora ed esiste la possibilità concreta di dirigere la sua propria evoluzione e rinnovarsi, a livelli superiori ad ogni possibilità precedente.

La questione fondamentale, ora, diventa quale aspetto di ognuno di noi vogliamo fare evolvere. Il lato spirituale? Il corpo? Le tecnologie? Per arrivare dove?

In altre parole, la specie umana è imbarcata in un viaggio verso il “nuovo”, su una nave che non ha però né una rotta precisa né un singolo comandante, né un porto di attracco sicuro. Serve quindi una grande operazione, che qui definisco come “Neotropia” intesa come la definizione di cosa sia questo “nuovo” verso cui tendere.

La Neotropia ha uno scopo preciso. Dare supporto ad un’evoluzione forte,
non marginale. L’evoluzione di un’umanità come la definisce Rol, “liberata da
ogni male”.
Questo scopo passa per l’evoluzione di ogni singola persona, ogni singolo
individuo, verso il suo massimo potenziale. È una pulsione verso il benessere
possibile e la sparizione dei dolori inutili e dei nostri errori mentali.
La Neotropia e l’innovazione non sono mode, non lo devono essere. Sono
esigenze forti. In un mondo dominato da inquinamento di ogni sorta, passare ad un sistema di produzione di energia e di trasporti più ecologico e più sano, è un dovere, non una moda. Non farlo, non pensarci, è delinquenziale.
Più in generale, siamo schiavi di sistemi di pensiero distruttivi ma abbiamo
anche la possibilità di dirigerci verso l’amore e l’illuminazione. Occorre solo
rendersene conto.


Uno schiavo che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per
liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più schiavo, ma uomo libero.
Vladimir Lenin


In un mondo dominato dall’ansia e dallo stress, dall’angoscia taciuta,
lasciare che le persone vivano vite distrutte e impoverite, senza insegnare loro ad evolvere verso equilibri più sani, perpetua solo il dolore.
Il rinnovamento parte anche dal singolo, da ogni singola persona, ogni
essere umano, e coinvolge ogni creatura pensante.
Scrive uno studente di liceo “illuminato” in un compito in classe:
Ci poniamo costantemente domande sul futuro: “Cosa faremo domani?”,
“Tra una settimana? “Tra un mese?”. Ma quasi nessuno si sofferma mai a
pensare come sarà la propria vita…

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Altre risorse online:

Temi e Keywords dell’articolo:

  • cura
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Quale futuro per la nostra salute ?

In un recente articolo pubblicato dal The Journal of AMD, intitolato Intelligenza Artificiale e Big Data in ambito medico: prospettive, opportunità, criticità. JAMD Vol. 21-3, Nicoletta Musacchio e i suoi collaboratori hanno evidenziato l’evoluzione e l’incredibile aumento delle informazioni digitali, raddoppiate in quasi ogni ambito negli ultimi 2 anni.

Conseguentemente a questo aumento, siamo arrivati ad avere una mole non indifferente di dati, che sono stati definiti come Big Data. Essi sono caratterizzati da quattro componenti, rappresentate dalla lettera “V”: volume, velocità, varietà ed infine veridicità. I Big Data li troviamo oggigiorno anche in ambito medico sanitario, grazie allo sviluppo di quattro differenti fenomeni.

In primis lo sviluppo della diagnostica per immagini digitali, che sta prendendo il posto alle antiquate tecniche di diagnostica analogica. Collegato a ciò, ci sono ovviamente le nuove tecniche di reportistica digitale: tutti noi disponiamo di cartelle e fascicoli elettronici sanitari su cui vengono pubblicati gli esiti delle visite mediche a cui ci sottoponiamo.

Gli altri due punti riguardano temi differenti: lo sviluppo delle biotecnologie impiegate nelle scienze riguardanti la genomica e la trascrittomica; e l’esplosione di quello che viene definito come “Internet of things” (IOT). Il primo di questi due fenomeni riguarda l’indagine che viene effettuata sulle cellule ad un livello sempre più microscopico: l’analisi di ciò e l’elaborazione dei dati ricavati portano alla creazione di un ingente mole di dati.

Infine, l’esplosione delle IOT riguarda l’evoluzione tecnologica che stiamo vivendo ad un livello molto più ampio rispetto al solo settore della sanità (sia essa pubblica o privata). Passare dall’IOT al IOMT (ovvero l’Internet of medical things) è un passo molto più breve di quanto si pensi: basti pensare ai moderni orologi da polso, in grado di tenere conto dei battiti cardiaci, della temperatura corporea e dei movimenti che compiamo in ogni singolo istante.

La vera rivoluzione in ambito di intelligenza artificiale applicata in ambito medico è e sarà sempre di più il machine learning: la capacità di un software di simulare ragionamenti sulla base dei dati forniti permetterà la generazione di modelli predittivi. Tali modelli tramite l’utilizzo di dati storici potranno prevedere eventi futuri (come l’insorgere di malattie). Esistono due differenti modelli: quelli trasparenti e quelli denominati “black box”.

I primi hanno la caratteristica di evidenziare i parametri su cui basano la loro previsione, passando così dall’essere predittivi a “prescrittivi”. Il modello “black box”, a contrario, ci fornisce sì una risposta ma non ci fornisce alcuna giustificazione a riguardo. Questa è una delle criticità legate all’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito medico: affinché il sistema possa funzionare correttamente dobbiamo disporre di requisiti fondamentali come la qualità, la validità e il corretto utilizzo dei dati a nostra disposizione.

Alcuni di essi provengono da piattaforme che originariamente erano state dedicate a ben altri scopi. Sempre rimanendo in tema di dati, l’importanza fondamentale è che siano digitalizzati: negli archivi sono presenti ancora decine di migliaia di cartelle cliniche inutilizzate a questi scopi.

Ovviamente raccogliere ingenti quantità di informazioni cartacee e racchiuderle in un database è un lavoro molto impegnativo, che deve garantire anche la privacy delle persone interessate. È chiaro ora come l’intelligenza artificiale possa essere di estremo aiuto per le funzioni quotidiane e per l’implementazione di nuovi sistemi sanitari complessi, tuttavia affinché essa possa davvero essere efficiente, è necessario preparare una base solida su cui poter erigere un sistema di tale complessità.

© Cpyright. Estratto dalla tesi di Laurea in Filosofia, Teorie e sistemi dell’intelligenza artificiale, a cura di Federico Malpighi. Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Materiale pubblicato per fini didattici e di ricerca con il permesso dell’autore. Riproducibile solo con citazione della fonte originale.

Con il corpo si fanno i conti solo quando va male, si ammala, o una parte di esso smette di funzionare bene. Cambiare la cultura del corpo per manager è fondamentale, per lavorare meglio, per vivere meglio, per essere migliori

La cultura dell’abitare in un corpo cui dai “attenzione” è stata persa man mano che il lavoro si è spostato sul piano intellettuale. Si crede, erroneamente, che un compito come essere manager sia un compito della mente, dimenticando che è un compito ampiamente dipendente dalle energie corporee a disposizione. Provate a dirigere con attenzione una riunione avendo mal di testa, e capirete immediatamente quanto questo sia vero. Vi è poi un altro capitolo, quello dell’effetto che ha un corpo forte e sano sull’auto-immagine. L’assertività e la pacatezza di un corpo sano e forte sono un connubio assoluto. La malattia o un corpo debole portano sempre con sè anche disturbi dell’umore, sino a vere e proprie distorsioni della personalità

Un approfondimento dal testo “Psicologia della Libertà“, edito da Mediterranee, Roma (Copyright)

Libertà del corpo (attenzione alla proria “bioenergetica”)

La libertà del corpo è qualcosa che si conquista. Persino imparare a camminare, o a mangiare da soli, è una conquista e deve essere letteralmente “imparata”.

Se poi vogliamo essere liberi di correre o fare sport impegnativi, allora è davvero il caso che per ottenere questa libertà, mettiamo il corpo, il nostro corpo, al centro di un serio piano di allenamento, alimentazione, recupero, e lo trattiamo come macchina delicata, evitando di romperlo.

Qui diventa fondamentale distinguere tra stimoli allenanti (un buon allenamento, anche duro, e progressivamente impegnativo, fa bene) e stress inutili (intasarsi di smog, di stress relazionale, di climi tossici, non fa bene, mai).

La libertà corporea è condizionata dalle nostre credenze e abitudini sul funzionamento del corpo e del rapporto corpo-mente. Questo sfondo di conoscenze è spesso viziato da enormità di errori e informazioni dissonanti assorbite dalle fonti più disparate, riviste, media, amici, parenti.

Rispetto al corpo, esiste ogni tipo di atteggiamento e il suo contrario, per cui andiamo dai vegani che rifiutano ogni fonte di cibo legata agli animali (definendo il latte “sangue bianco”), ai fan delle proteine ad ogni pasto (mangio ogni cosa che abbia due occhi e un naso), dai fautori dello yoga del respiro ai praticanti di Mixed Martial Arts e dell’allenamento estremo. E non sto giudicando queste discipline, ne pratico parecchie. Ma è bene essere coscienti di cosa si fa con il proprio corpo e di quali effetti ne verranno.

Per cui, spendiamo tempo a curare la nostra macchina corporea, alleniamola, curiamola, diamogli attenzione. Ci ripagherà!

Mai dare per scontato niente. Un buon coach, deve verificare eventuali squilibri sul piano corporeo e biologico che impediscono all’individuo di avere un corpo libero, flessibile, sano, e uno stile di vita in cui il corpo va usato, gli va fatta manutenzione, va curato, e non solo abusato.

La libertà è anche alzarsi sulle proprie gambe e avere un corpo che ti porti dove vuoi e non ti faccia da ostacolo o palla al piede. E per quanto la vecchiaia, gli handicap, le malattie, non aiutino, l’attenzione al corpo e il lavoro allenante ha sempre una sua dignità, in qualsiasi condizione si sia.

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Di seguito, 2 video dal mio canale youtube (cui suggerisco di iscriversi) dove approfondisco alcuni punti chiave, ricordando che questo è solo un accenno ad un metodo di Coaching da me sviluppato (HPM – Human Potential Modeling), di cui trovate trattazione completa nel testo “Il potenziale umano. Metodi e tecniche di coaching e training per lo sviluppo delle performance” edito da Franco Angeli, Milano), pioniere tra le metodologie di coaching olistico comprendente sia dinamiche mentali e sviluppo professionale, ma anche una forte attenzione alle dinamiche corporee.

https://youtu.be/iMYLCOSewwo

 

https://youtu.be/POAPOIU3BJw

Metodo HPM e Attenzione alla macchina corporea, stile alimentare, recupero, sonno, centralità del corpo
Qualche consiglio per rimanere in contatto bene e trovare risorse utili connesse a questo progetto:
1. al blog https://studiotrevisani.it/ metto anticipazioni, estratti e novità, derivate dai libri che scrivo ma anche ad anticipazioni su temi di ricerca che anticipano di parecchio quello che uscirà sul mercato tra anni. Per iscriversi basta entrare e cliccare “segui il blog.”
2. Su Linkedin (ottimo e da me preferito) Indirizzo Linkedin: http://it.linkedin.com/in/danieletrevisani e il gruppo speciale Formazione, Coaching e Training, Comunicazione, Potenziale Umano, Risorse Umane, Management https://www.linkedin.com/groups/6501418
3. Qui vedi tutti i libri che ho scritto https://www.ibs.it/libri/autori/Daniele%20Trevisani – scrivere è una grande passione
4. Ti posso mandare la rivista di formazione, online, gratuita, di cui vedi un esempio qui https://studiotrevisani.it/2018/05/12/rivista-di-formazione-e-sviluppo-personale-e-dei-team-maggio-2018/
5. Se ti fa piacere ti invito alla presentazione del prossimo libro – qui c’è un modulo e a chi si iscrive posso mandare inviti riservati http://eepurl.com/b727Pv
6. Video sul canale youtube http://www.youtube.com/c/dottDanieleTrevisani – se ti vorrai iscrivere, ottimo
(ps. se cerchi Daniele Trevisani su google, vedrai tanti altri contenuti)
Un caro saluto Daniele.

“Comunicazione, Corpo, Emozioni” a Pesaro, 3 Giugno Con Daniele Trevisani (Formatore, scrittore, ricercatore) e Fabio Galli (Regista Teatrale e Attore)

Fabio Galli, Daniele Trevisani

Laboratorio Esperienziale, sul tema delle Emozioni e della Comunicazione, in particolare attraverso esercizi e modelli in uso nella Formazione Attoriale, Negoziale e Public Speaking. La partecipazione è gratuita.

Durante il seminario, viene realizzato un video-corso sulle Emozioni e Comunicazione, da parte di un importante editore multimediale, AREA 51, raccogliendo i brani formativi fondamentali che i formatori esprimeranno, per fissarli e divulgarli in prodotti formativi dedicati e raccogliere le tante “pillole di spaere” che emergeranno, anche a beneficio di altre utenze. Nei nostri seminari accadono sempre momenti di formazione davvero speciale e in questo caso, non li vogliamo perdere. Se per qualcuno la presenza della troupe non è gradita, suggerisco immediatamente di non partecipare e trovare altre soluzioni altrove. Per chi capisce invece l’importanza di fissare momenti formativi che altrimenti verrebbero persi per sempre, sieti i benvenuti.

Prenotazione di posto riservato gratuito con Eventbrite qui

In cosa si articola il seminario.

Si tratta di un’esperienza fluida e non rigidamente strutturata, dove lasciare spazio alla crescita personale, ad un senso di apertura alle proprie possibilità e potenzialità. I canali di apprendimento utilizzati saranno:

  1. Parte di formazione indoor, su temi di psicologia delle emozioni, energie personali, potenziale personale, espressività e comunicazione. I concetti trattati sono basati su una letteratura consolidata, trattata in molti volumi, tra cui “Il Coraggio delle Emozioni”, e “Self-Power”, edito da Franco Angeli.
  2. Parte sperimentale, attoriale e pratica, con esercizi sulla comunicazione delle emozioni, ascolto delle emozioni, potenziamento espressivo, decodifica delle emozioni
  3. Parte outdoor, con attività di scarico basate sulla bioenergetica, in spiaggia, molo e aree naturali, con tecniche di respirazione, movimento del corpo ed armonie corporee (stile Daoshi interno)

Temi trattati e sperimentati vengono scelti tra le aree di ricerca dei formatori, tra cui:

Le emozioni – Come funzionano le emozioni

  • Le emozioni e il sentire corporeo (Bodily Felt Sense)
  • Il lavoro di Focusing (Gendling) per localizzare le emozioni e gli stati emotivi
  • Emozioni e stati di coscienz (Fisher)
  • Come attivare lo stato mentale che desideriamo avere in un momento specifico
  • Liberarsi da emozioni parassite e negative
  • Lo stress, la sua influenza, il suo riconoscimento e gestione
  • Il lavoro sulle emozioni tramite la Mindfulness
  • Training Mentale per lo stato ottimale (Flow) e liberazione delle performance. Esempi da esperienze reali con atleti (5 Campioni Mondiali di Sport da Ring e Arti Marziali)

Temi di Comunicazione

  • Comunicazione verbale, paraverbale e non verbale
  • Riconoscere le varie forme di incomunicabilità e le “distanze relazionali” tra persone, rompere le barriere comunicative
  • Comunicazione ed archetipi (le maschere della vita e la liberazione dalla maschera, da Jung a Erving Goffman)
  • Espressività potenziante, metodo Stanislavskij
  • Essere senza interpretare
  • L’ascolto di sè e l’empatia verso l’ambiente
  • Cogliere i segnali ambientali
  • Sintonizzarsi con la missione comunicativa
  • Riconoscere coerenze e incoerenze comunicative
  • Dare spazio ad una comunicazione autentica
  • Gli ambienti come “acquari comunicativi” da riconoscere

Le applicazioni di queste tecniche riguardano molti ambiti, tra cui la Leadership, il Public Speaking, la negoziazione, la vendita, la comunicazione professionale, le energie corporee, mentali e professionali, ma anche e soprattutto il lavoro su se stessi, base di ogni vera azione formativa.

La filosofia formativa del Format “The Call”: Ritiri formativi esperienziali, nella natura, per anima, corpo e mente, con un modello proprietario di Daniele Trevisani certificato per il Self Power.

…dedicati al corpo e alla comunicazione, all’anima e al benessere. Weekend, infrasettimanali, e full-week di benessere corporeo e spirituale. Bioenergetica, Coaching e Counseling, Mindfulness, immersi nella natura. Edizioni speciali si tengono in località di mare, in montagna, termali, e naturalistiche. Un concept proprietario, frutto della ricerca scientifica sul Potenziamento Personale basato sul libro “Self Power Psicologia della Motivazione e delle Performance” e sul Modello del Potenziale Umano esposto nel volume “Il Potenziale Umano” di Daniele Trevisani e altri libri sviluppati dall’autore. Si tratta del Training di Crescita Personale con la più importante bibliografia originale mai realizzata da un autore Italiano

Bibliografia di Daniele Trevisani (selezione da oltre 14 libri pubblicati)
  COACHING LEADERSHIP SKILLS LOOK INSIDEsoul-box-large

_____ qualche riflessione sul senso di questa iniziativa…

La notte oscura dell’anima è un viaggio verso la luce, un percorso dall’oscurità verso la forza e le risorse nascoste dell’anima. Attraversare la notte oscura richiede dialogo interiore, contemplazione, preghiera, tempo trascorso in silenzio, e condivisione con chi comprende la natura profonda della trasformazione interiore…. è un viaggio per imparare a vedere il mondo da mistici attraverso una lente senza tempo che percepisce al di la della ragione.

Carolin Myss.

Tante volte sentiamo una “chiamata” che ci dice “fai qualcosa per te”, prenditi tempo per te stesso, dedicati uno spazio speciale, trasformati e lavora sulle tue energie, cerca il meglio di te dovunque sia “nascosto”.

Il problema è che la risposta a questa “chiamata” viene soffocata dal vivere quotidiano, dallo stress, o dal non trovare “compagni di viaggio” e veri Maestri per affrontare un percorso di trasformazione in un clima piacevole e sereno, o dal non sapere letteralmente come farlo e dove farlo.

Altre volte, ancora peggio, l’orgoglio e la rabbia chiudono questa voce e la soffocano. La voglia di vedere che altra può esistere oltre a quella che facciamo, rimane, pulsa soffocata, ed esige ascolto per non diventare malattia.

Quando siamo arrivati in fondo, o ci sentiamo in un momento di svolta e vogliamo cambiare pagina, vogliamo un percorso di cambiamento totale, un percorso che ci metta in grado di conoscere noi stessi e il nostro potenziale,  che sino ad ora abbiamo messo a disposizioni di altri, di tutti tranne che per noi stessi.

Quando avremo deciso di non essere più disposti a vivere a pieno sentiremo la chiamata, e capiremo che non siamo più disposti a vivere un altro giorno senza “me stesso” al centro della mia vita, nella bellezza, nella gioia e nell’armonia.

The Call™ è per chi vuole iniziare un percorso di conoscenza e di profondo cambiamento e con l’aiuto di seri professionisti fare passi avanti. The Call si basa su un metodo scientifico pubblicato e non richiede di “crederci” o di “non divulgare ciò che che si fa” ma anzi al contrario si invitano tutti a leggere, studiare, capire ciò che si fa e perchè lo si fa, e divulgarlo. Questa è la differenza tra una “Scuola del Potenziale Umano” e una setta.

Il metodo del potenziale umano alla base del lavoro è supportato da una enorme letteratura e ai partecipanti vengono fornite letture, ma le sole lettura senza esperienza non servono a nulla.

Modello di Potenziale Umano HPM dal test Il Potenziale Umano” di Daniele Trevisani Letteratura specifica supplementare viene fornita su misura.

coaching modello HPM

Questo seminario offre una soluzione breve ma interessante per iniziare a trovare risposte concrete. Offre un luogo, offre uno spazio, offre delle guide, un supporto di coaching e counseling in grado di canalizzare queste energie di “chiamata” in un percorso vero.

Gli ingredienti per un’esperienza trasformativa, così ben esposti da Myss, sono oggetto di questo seminario esperienziale.

  • Innanzitutto il lavoro sul dialogo interiore. Apprenderemo a capire le diverse voci che circolano nella nostra mente e nel nostro spirito, utilizzando un metodo classico della formazione sdoganandolo finalmente da una esperienza d’aula, verso una esperienza di “navigazione guidata” in un luogo della natura. Una volta comprese come queste diverse “voci” si attivano, e solo allora, potremo intervenire per fare pulizia mentale e pulizia nel dialogo interno. Ma se non le riconosci, non lo farai mai. (modello formativi di riferimento: De Bono 6 Hats).
  • Contemplazione e lavoro sul corpo. La contemplazione che praticheremo sarà particolarmente attiva, una contemplazione del corpo nello spazio, attivata attraverso le tecniche di Bioenergetica stile Daoshi, stile derivante dalle Arti Marziali orientali e centrato sul sentire il fluire degli equilibri in movimento. La percezione di controllo viene enormemente aumentata, la consapevolezza del respiro che accompagna il movimento guidatao, il potenziamento della connessione mente-corpo, ne fanno un’esperienza unica e diretta seguita direttamente dal Maestro fondatore dello stile Daoshi, Maestro cintura nera 9° Dan e formatore di 5 Campioni Mondiali, esperto di Mental Training per gli sport di combattimento e arti marziali. L’esperienza delle Arti Marziali è da sempre una fonte inesauribile di sapere e di tecniche per la crescita personale, e qui ne esploreremo una porzione molto significativa. Autori di riferimento: Alexander Lowen per la Bioenergetica, Daniele Trevisani per il lavoro sul “Potenziale Umano” e “Self Power”,
  • Mindfulness, Training Mentale. Uno stato mentale che si avvicina alla preghiera, non in senso religioso, diventa forma di liberazione e recupero dallo stress, lontana da una visione arida, materialistica, e va verso vie di connessione con stati mentali superiori. In questo, la particolarità del seminario è di poter accedere a tecniche validate dalle Neuroscienze e dagli studi sullo Stress (con una peculiarità dovuta alle esperienze fatte dall’autore in 12 anni di formazione di Forze Speciali).

Le forme simili alla preghiera, meditazione, rilassamento guidato, inducono una maggiore sincronizzazione cardio-vascolare, riducendo profondamente i livelli di stress fisico e mentale. Impareremo modelli ed esercisi che stimolano in particolare la riduzione delleo stress, il pensiero positivo (corteccia prefrontale sinistra) attraveso esercizi guidati di Mindfulness e Training Mentale. Il tempo trascorso nel silenzio tra le varie fasi dell’esercizio, sia nella natura che indoor, viene riempito da una “percezione aumentata”, oggetto delle esercitazioni, in cui la persona può sentire il contatto con livelli diversi di stati di coscienza e gradi di benessere superiore. Modelli scientifici di riferimento: Scala degli Stati di Coscienza di Fisher, Triune Brain di Mc Lean, Psicologia Positiva, Modelli del “Combat Stress Control” da fonti riservate.

  1. Condivisione con chi comprende la natura profonda della trasformazione interiore: il lavoro su di sè viene aumentato e potenziato dalla possibilità di condividere gli stati di esperienza e di trasformazione, anche la più piccola e sottile variazione degna di nota, fino al pensiero più tenue che puoi cogliere solo tu, merita ascolto. Questo richiede un “contenitore emotivo” in cui potersi riversare, come ogni goccia d’acqua che vogliamo raccogliere. Apprenderemo quindi come ciascuno di noi possa arrivare ad essere quella persona che comprende la natura profonda di una trasformazione interiore di sè e degli altri, lavoreremo su tecniche di ascolto specifiche del coaching umanistico e del counseling, affinchè finalmente l’ascolto non sia relegato ad una pratica medicalizzata o a confini pseudo-ambulatoriali, ma diventi un modo di essere, una via per la salute di ogni relazione e il benessere più profondo. Autori di riferimento: Carl Rogers e altri fondatori del Counseling Umanistico.

Dove. Pesaro, 3-4 giugno hotel Perticari. PREZZI BB: € 40 a camera, in doppia uso singola, a notte;  € 60 a camera, in doppia, a notte. Prenotare direttamente presso l’hotel al Tel. 0721 68640

Chi conduce: Dott. Daniele Trevisani – vedi profilo per info in www.studiotrevisani.it e www.danieletrevisani.com –  Fabio Galli, attore, regista, formatore

Per registrarsi, occorre lasciare i seguenti dati, e oltre a questi, fare la registrazione su Eventbrite – Prenotazione di posto riservato gratuito con Eventbrite qui

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Note su Fabio Galli. Regista Teatrale e Attore

La sua formazione

  • Laurea in Lettere e Filosofia con 110 e Lode, con tesi su “L’arte del Mentire” dedicata all’analisi della comunicazione, dai primitivi a Hitler.
  • Diplomato all’Accademia di Arte Drammatica “La Scaletta” di Roma, triennale

Formazione internazionale

  • LIVING AND RECORDING ARTS – Londra
  • JOHN STRASBERG – New York
  • SONDRA LEE ACTORS STUDIO – New York
  • UTA HUGEN H.B. – New York

SPORT

  • Equitazione, Pallavolo, Calcio, Tennis,
  • Ciclismo, Nuoto, Tiro con Fucile – Pistola
  • Pesca Subacquea (Istruttore Federale
  • Thay Boxing

TEATRO

  • “FLAIANO” – regia G. Colli – 1986
  • “SOLA E SPERDUTA” – regia A. Pierfederici – 1987
  • “COEFORE” – regia A. Pierfederici – 1987
  • “MOVIE” – regia G. Caliendo – 1988
  • “UREDIPUS” – regia P. Manzari – 1988
  • “LA MOGLIE IDEALE” – regia P. Lotta – 1988
  • “SKANDALON” – regia M. Perlini – 1990
  • “L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA” – regia M. Perlini – 1990
  • “LA MOGLIE NERVOSA” – regia A. Ninchi – 1998
  • “LIBERAZIONE”- M. Perlini -2015

FILMOGRAFIA

  • “L’INTERVISTA” – regia Federico Fellini – 1986
  • “PIAZZA DI SPAGNA” – regia F. Vancini – 1986
  • “CONCERTINO” – regia G. Santi – 1986
  • “LA MOGLIE IDEALE” – regia P. Lotta – 1987
  • “UNA GIORNATA IN PRETURA” (docufiction) –regia S. Vicario – 1987
  • “LA PIOVRA IV” – regia L. Perelli – 1988
  • “SOLO” – regia S. Bolchi – 1988
  • “CLASSE DI FERRO” – regia B. Corbucci – 1989 (Serie TV)
  • “LA VITA CHE TI DIEDI” – regia G. Mingozzi – 1990
  • “IN NOME DEL POPOLO SOVRANO” – regia Luigi Magni – 1990
  • “L’ANGELO CON LA PISTOLA” – regia Damiano Damiani – 1991
  • “SENZA FINE” – regia C. Nistri – 1991-1992 (Serie TV)
  • “NESTORE – L’ULTIMA CORSA” – regia Alberto Sordi – 1993
  • “IN NOME DELLA FAMIGLIA” – regia V. Verdecchi – 1995
  • “I RAGAZZI DEL MURETTO 3” – regia Calderone, Lazzotti – 1995
  • “AGENZIA FANTASMA” (ep.“L’Eredità”) – regia V. De Sisti – 1997
  • “LA RUMBERA” – regia Piero Vivarelli – 1998
  • “UN POSTO AL SOLE” – regia S. Amatucci – 1998-1999
  • “RICOMINCIARE” – regia V. Verdecchi – 1999 (Serie TV)
  • “PROVINCIA SEGRETA” – regia F. Massaro – 1999
  • “RICOMINCIARE 2” – regia V. Verdecchi – 2000 (Serie TV)
  • “RICOMINCIARE 3” – regia V. Verdecchi – 2001 (Serie TV)
  • “UNA FAMIGLIA PER CASO” – regia C. Costanzo – A. Cremonini – 2002
  • “UN PAPÀ QUASI PERFETTO” – regia M. Dell’Orso – 2002
  • “DIRITTO DI DIFESA” (ep. 20 e 21) – regia F. Lazzotti – 2003 (Serie TV)
  • “O LA VA O LA SPACCA” – regia F. Massaro – 2004
  • “LA SQUADRA” (ep. 131) – regia C. Celeste – 2004 (Serie TV)
  • “L’ISPETTORE COLIANDRO” – regia Manetti Bros – 2005
  • “E POI C’È FILIPPO” – regia Maurizio Ponzi – 2005
  • “INCANTESIMO 8” – regia Sherman-Deodato – 2005 (Serie TV)
  • “L’UOMO DELLA CARITÀ” – regia A. De Roubilant – 2005
  • “CRIMINI” Ep. “MORTE DI UN CONFIDENTE” – regia Manetti Bros – 2006
  • “CENTOVETRINE” – direttore artistico Daniele Carnacina – 2006/2007
  • “GENTE DI MARE 2” – regia Giorgio Serafini – 2007
  • “IL PIRATA, MARCO PANTANI” – regia Claudio Bonivento – 2007
  • “IL BENE E IL MALE” – regia Giorgio Serafini – 2008
  • “MAL’ARIA” – regia Paolo Bianchini – 2008
  • “I NARDINI”        – regia Gianni Zanasi – 2009
  • “Crimini 2” Ep. “Niente di personale” – regia Ivano De Matteo – 2009
  • “IL COMMISSARIO REX” Ep. “La ragazza scomparsa” – regia Marco Serafini – 2009
  • “COME UN DELFINO” – regia Stefano Reali – 2010
  • “ANITA” – regia Claudio Bonivento – 2011
  • “THE LAST ALCHEMIST” – regia Michele Messeri – 2012
  • “MODUGNO” – regia Riccardo Milani – 2012
  • “GIGI MERONI”regia Paolo Poeti – 2012

Oltre al lavoro di attore collabora come coach alla preparazione degli attori internazionali per i Disney live show 2011, 2012 e 2014

Dal 2012 collabora costantemente con lo SME- DIPE (Stato Maggiore dell’Esercito) in qualità di docente nei corsi per Negoziatori.

Dal 2013, in qualità di docente, tiene seminari presso l’Università di Urbino “CARLO BO” nei dipartimenti di Lettere Moderne, Filosofia ed Estetica

Nel 2014 è regista del musical “Scooby-Doo” per la Warner Bros Italy.

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Il Seminario è una iniziativa dedicata alla crescita personale e sviluppo delle competenze comunicative del partecipante. Chi desidera invece un corso specifico per apprendere le competenze di coaching e counseling, può approfondire la pagina dedicata alla Scuola di Coaching e Counseling STEP

ridurre lo stress, combattere lo stress(c) a cura di: Dott. Daniele Trevisani Formazione e Coaching

Che lo stress faccia male, si sa. Ma che producesse invecchiamento cellulare e riduzione fisica della capacità della cellula di riprodursi è scoperta recente. Per cui, una formazione specifica e personalizzata sulle tecniche di Mindfulness e Riduzione dello Stress diventa non solo benefica per avere una vita emotiva più sana, ma anche una forma di prevenzione della malattia. Il tema dello stress è trattato nel volume Il Potenziale Umano, dove si identicano 6 diversi tipi di stress, che una volta riconosciuti possono essere meno pericolosi. Come dice una frase “se lo conosci lo eviti”, e conoscere le fonti di stress secondo questi studi sta diventando veramente un fattore vitale.

Ma approfondiamo questo tema di confine: il telomero, la salute e la malattia.

Il telomero è la regione terminale del cromosoma, da cui deriva il nome stesso, composta di DNA altamente ripetuto. Si pensava fosse una regione non codificante, ma recenti scoperte hanno dimostrato che produce trascritti detti TERRA, che si ipotizza siano implicati nella regolazione della telomerasi. Il telomero ha un ruolo determinante nell’evitare la perdita di informazioni durante la duplicazione dei cromosomi, poiché la DNA polimerasi non è in grado di replicare il cromosoma fino alla sua terminazione; se non ci fossero i telomeri la replicazione del DNA comporterebbe dopo ogni replicazione una significativa perdita di informazione genetica. Diversi studi hanno dimostrato che il progressivo accorciamento dei telomeri ad ogni ciclo replicativo sia associato all’invecchiamento cellulare (fase di senescenza).

Approfondimento sullo Stress 

Una risposta maladattativa a un evento stressante può determinare l’insorgenza di un quadro patologico. In caso di disturbo psichico, il quadro clinico mimerà, dal punto di vista sintomatologico, l’espressione del disturbo maggiore.

La maladattatività può risultare di interesse clinico qualora consista in sintomi emotivi o comportamentali tali da causare sofferenza soggettiva e una significativa compromissione nel funzionamento sociale e lavorativo del soggetto. Le caratteristiche di fragilità o rigidità del soggetto giocano un ruolo importante nel momento in cui egli deve produrre strategie per rispondere in modo adeguato a una modificazione dell’ambiente.

Le caratteristiche della sindrome da stress sono

  • sintomatologia preceduta da evento stressante identificabile, sia esso positivo o negativo, verificatosi nei tre mesi precedenti allo sviluppo della sintomatologia.
  • questa deve essere più intensa rispetto alle corrispettive reazioni normali e avere tendenza alla risoluzione spontanea entro un periodo di tempo definito (6 mesi)
  • la sindrome non deve rappresentare l’esacerbazione dei sintomi di un disturbo mentale di base, legato o meno all’evento stressante.

Lo stress nella sua forma più acuta può arrivare a provocare la morte per autocoagulazione del sangue (“morte da anatema“).

 

E’ fondamentale imparare a riconoscere le fonti di stress, schermarsene, elaborare una strategia di formazione personalizzata e di coaching per vivere la vita diversamente, qualsiasi sia la nostra condizione. Dopo queste ricerche, possiamo proprio dire che imparare a gestire lo stress e ridurlo è diventata una “faccenda di vita o di morte.”