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Copyright Dal volume Personal Energy, di Daniele Trevisani

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In ogni persona e in ogni organizzazione vengono profuse energie per ricercare il piacere (gioia, soddisfazione, sensazioni positive, risultati, contributi) e rimuovere la sofferenza e il dolore, in qualsiasi forma si presentino (disorganizzazione, confusione, malattia, perdita di senso).

Spesso queste energie vengono profuse per “riparare” danni, ma non per costruire. Rimosso il dolore, il lavoro si ferma, sino al prossimo danno o malattia dell’individuo o dell’organizzazione.

Troppe volte ho visto persone e aziende mettere “pezze” su impalcature organizzative che non le potevano reggere, medicare con acqua fresca ferite che chiedevano suture. Ho visto rattoppare castelli di sabbia spacciandoli per grattacieli.

Guardare avanti e costruire il nuovo è uno degli scopi primari di un metodo proattivo sul potenziale umano, un orientamento che differenzia il coaching dalla terapia. Il coaching ha lo scopo primario di costruire, mentre la terapia intende soprattutto “riparare”.

Lavorare a qualcosa di costruttivo significa anche poter esprimere se stessi, (self-expression), sviluppare progetti e idee di cui essere fieri ed orgogliosi (self-achievements), portare nel concreto il proprio potenziale (self-actualization). Alcune riflessioni:

 

  • Rigenerare significa cambiare stile di vita quando quello attuale ci offre segnali di disfunzione: saperli ascoltare, non soffocarli.
  • Rigenerare significa avere aria fresca da respirare, fare nuove esperienze.
  • Rigenerare significa cambiare stile di pensiero: come pensiamo oggi. Occorre umiltà: il nostro stile cognitivo attuale non è necessariamente il modo migliore di pensare.
  • Possiamo agire sulla capacità di vedere le cose e usare tecniche mentali più produttive. Possiamo metterci in discussione e crescere anche su questo piano.
  • Un percorso di Crescita Personale è arte e tecnica, chiede impegno ma offre doni immensi.

 

E’ importante andare avanti, anche quando la massa rimane ferma in un acquario di stupidità, anche quando sembra di essere strani e ci si sente soli. La solitudine è accettabile e a volte persino inevitabile, quando accompagna momenti di profonda crescita e cambiamento.

E dopo aver cambiato noi stessi, siamo certi che le persone che ci circonderanno o si uniranno a noi, saranno migliori. Sperimenteremo un’unione con dei valori, forti e saldi, che non ci faranno mai sentire soli, un’unione con chiunque abbia sostenuto e stia sostenendo un viaggio di crescita personale, sperimenteremo un’unione con persone e idee e le sentiremo vicine, non importa quanto distanti nel tempo e nello spazio.

Accettare di uscire dalla massa forzata, è in sè un valore.

 

Io non ho scritto per gli imbecilli.

Per questo il mio pubblico è ristretto.

Arthur Schopenhauer

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Copyright Dal volume Personal Energy, di Daniele Trevisani

 

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Il viaggio verso il pieno potenziale va tentato, la lotta a volte impari lo rende eroico, e il solo sforzo dà senso ad un’intera esistenza.

Copyright Dal volume Personal Energy, di Daniele Trevisani

C’è chi pensa che tutto sia inutile. Altri invece, pensano che ogni singola persona abbia un valore intrinseco, e che la formazione, l’educazione, lo stare assieme, le sfide importanti, o semplici piccole azioni quotidiane di aiuto o amore verso il prossimo, siano leve per farlo sbocciare.

C’è chi spera in un futuro migliore e possibile, chi desidera il progresso, chi lavora o da contributi per un futuro di sempre maggiore libertà.

La libertà è emancipazione e espressione, è credere che l’avventura di esistere e il viaggio nella vita siano un bene prezioso, da non sprecare.

Per tutti questi il gruppo[1] è aperto… per condividere idee, pensieri, libri, iniziative, contributi, e qualsiasi cosa ci verrà in mente…

Nella vita esistono poche certezze. Una di queste è che qualsiasi persona ha un potenziale da esprimere, a qualsiasi punto si trovi della sua evoluzione. Ciascuno di noi è una creatura con immense possibilità da esplorare.

Cercare queste strade è decisamente eroico proprio per chi vive in un sistema che – queste strade – le blocca.

Essere “vigliacchi” (senza offesa personale) significa lasciarsi andare nel torrente delle banalità, non cercare alternative, non chiedersi cosa sia veramente possibile. Lasciarsi andare alle pay-tv, ai reality, al gossip, alle letture stupide, non mettersi in discussione, non mettere in discussione le idee dominanti e scansionare quello che si ha nella mente, setacciare le idee altrui e persino le proprie per capire quali sono buone, e quali sono spazzatura tossica di cui liberarsi.

E il momento in cui iniziare il percorso del disintossicarsi, è adesso.

 

…Rimandare sistematicamente è un modo per evitare di fare.

Chi non fa è assai spesso uno che critica,

ossia sta a guardare quelli che fanno

e si gonfia del proprio illuminato parere sul loro operato.

E’ facile criticare, ma agire costa fatica, esige che si corrano dei rischi e che si vada incontro a mutamenti.

Wayne Dyer[2]

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Copyright Dal volume Personal Energy, di Daniele Trevisani

 

[1] Il senso di “gruppo” fa riferimento alla volontà di sentirsi, seppure come lettori, parte di una comunità di altri lettori, di altre persone che si stanno impegnando o intendono farlo, per la causa della crescita personale e collettiva, l’accesso al potenziale personale e lo sviluppo umano. Iniziative di incontri di gruppo, formazione e community sono disponibili presso il sito www.studiotrevisani.it

[2] Fonte: Wayne W. Dyer. Le Vostre Zone Erronee – Guida All’indipendenza Dello Spirito.

naufragio nave Costa Concordia 14 gennaio 2012…e oggi ci risiamo… naufragio nave Costa Concordia 14 gennaio 2012… gente costretta a buttarsi in acqua.. morti e dispersi… pensa di essere lassù e non trovare più tuo figlio, un tuo amico, un tuo caro… e allora come è possibile su una nave supertecnologica, nel 2012… ancora una volta il Fattore Umano è la chiave decisiva che finisce per provocare morti e disastri evitabili. Come a Genova. Ma quando si decideranno le aziende, le amministrazioni, a fare formazione seria? Oggi sono gli “studenti” corsisti dei corsi di formazione a dare la pagellina al docente… e guai a contrariarli altrimenti segano fuori il docente… penso sarebbe ora che per tutte le posizioni di alta responsabilità, come sindaco, dirigente pubblico, comandante di navi, ufficiali di bordo, ufficiali delle forze armate, responsabili di servizi critici, di aziende a rischio, dirigenti d’azienda, servano corsi seri sul Fattore Umano, con tanto di esame finale, e SE NON LI PASSI TE NE VAI VIA DA QUELLA POSIZIONE E NON CI ENTRI NEMMENO… e questi corsi vadano ripetuti con ripassi ogni anno o due almeno, per vedere se ci sei o no… altro che “buonismo”, maledetto “buonismo” che provoca morti. La formazione è una cosa seria, maledettamente seria, altro che pagliacci da palcoscenico, corsifici, pagelline di gradimento…