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I Benefici del Coaching – Hai mai pensato a quanto il coaching possa trasformare la tua vita professionale e personale?

Vuoi verificare con il nostro Studio i possibili benefici del coaching per la tua persona o per la tua attività? Contattaci attraverso il seguente form, ti risponderemo al più presto

Il coaching, negli ultimi anni, è diventato uno strumento fondamentale per chi desidera migliorare le proprie competenze, ottenere maggiore chiarezza sui propri obiettivi e raggiungere un equilibrio tra la vita lavorativa e privata. Ma quali sono i benefici reali del coaching? Vediamo alcuni dei principali vantaggi che questo approccio può portare.

I Benefici del Coaching – 1. Chiarezza degli obiettivi e focus sul risultato

Uno dei principali benefici del coaching è la capacità di aiutare le persone a definire obiettivi chiari e raggiungibili. Spesso ci troviamo immersi in attività quotidiane, senza una direzione precisa, il che può portarci a disperdere energie e a non focalizzarci su ciò che conta davvero. Attraverso il coaching, è possibile stabilire priorità, creare piani di azione concreti e monitorare i progressi.

Come afferma Sir John Whitmore, uno dei pionieri del coaching, “Il coaching consiste nel sbloccare il potenziale di una persona per massimizzare la propria performance” . Questo approccio consente di superare la procrastinazione e di prendere decisioni più consapevoli.

I Benefici del Coaching – 2. Sviluppo della leadership e delle competenze interpersonali

Un altro aspetto fondamentale del coaching è la possibilità di sviluppare competenze chiave come la leadership e la comunicazione interpersonale. Per i manager e i dirigenti, un coach può fungere da specchio, aiutando a riflettere su aree di miglioramento e a lavorare sulle proprie soft skills.

Secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Psychology, il coaching può migliorare significativamente la capacità di leadership, aumentando l’autoefficacia e l’empatia nei confronti del proprio team . Questo porta a una maggiore fiducia in se stessi e a una migliore gestione delle dinamiche di gruppo.

I Benefici del Coaching – 3. Miglioramento delle performance e della produttività

Il coaching aiuta non solo a identificare gli obiettivi, ma anche a sviluppare strategie per raggiungerli in modo efficace. Attraverso tecniche di time management e la definizione di abitudini produttive, le persone che si sottopongono a sessioni di coaching notano un miglioramento delle proprie performance lavorative.

Uno studio dell’International Coach Federation (ICF) ha rilevato che l’86% degli individui che hanno partecipato a un programma di coaching hanno visto migliorare il proprio livello di produttività . Inoltre, l’80% ha riferito un aumento della fiducia in sé stessi, un fattore determinante per una carriera di successo.

I Benefici del Coaching – 4. Crescita personale e riduzione dello stress

Oltre ai benefici tangibili nel lavoro, il coaching ha un impatto positivo anche sul benessere personale. Grazie a un miglioramento delle capacità di problem-solving e alla gestione delle emozioni, i coachee riescono a ridurre lo stress e ad affrontare le sfide della vita quotidiana con maggiore resilienza.

Un articolo pubblicato su The Journal of Occupational Health Psychology dimostra che il coaching riduce significativamente i livelli di stress e burnout, migliorando il benessere psicologico complessivo . Questa crescita personale è essenziale per mantenere un equilibrio sano tra lavoro e vita privata.

Il coaching non è solo uno strumento per migliorare la performance lavorativa, ma un vero e proprio catalizzatore per una crescita a 360 gradi. Dall’acquisizione di una maggiore chiarezza sugli obiettivi, allo sviluppo della leadership, fino alla riduzione dello stress e al miglioramento del benessere complessivo, i benefici sono innumerevoli.

Se stai cercando di sbloccare il tuo pieno potenziale, prendere in considerazione un percorso di coaching potrebbe essere la scelta giusta.


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I Benefici del Coaching – Bibliografia per approfondimenti:

  1. Whitmore, J. (2017). Coaching for Performance: The Principles and Practice of Coaching and Leadership. Nicholas Brealey Publishing.
  2. Theeboom, T., Beersma, B., & Van Vianen, A. E. (2014). Does coaching work? A meta-analysis on the effects of coaching on individual level outcomes in an organizational context. The Journal of Positive Psychology, 9(1), 1-18.
  3. International Coach Federation (ICF). (2021). Global Coaching Study. Retrieved from ICF website.
  4. Grant, A. M., Curtayne, L., & Burton, G. (2009). Executive coaching enhances goal attainment, resilience, and workplace well-being: A randomized controlled study. The Journal of Positive Psychology, 4(5), 396-407.
  5. de Haan, E., Duckworth, A., Birch, D., & Jones, C. (2013). Executive coaching outcome research: The contribution of common factors such as relationship, personality match, and self-efficacy. Consulting Psychology Journal: Practice and Research, 65(1), 40-57.
  6. Passmore, J., & Fillery-Travis, A. (2011). A critical review of executive coaching research: A decade of progress and what’s to come. Coaching: An International Journal of Theory, Research and Practice, 4(2), 70-88.
  7. Smither, J. W., London, M., Flautt, R., Vargas, Y., & Kucine, I. (2003). Can working with an executive coach improve multisource feedback ratings over time? A quasi-experimental field study. Personnel Psychology, 56(1), 23-44.
  8. Jones, R. J., Woods, S. A., & Guillaume, Y. R. (2016). The effectiveness of workplace coaching: A meta‐analysis of learning and performance outcomes from coaching. The Journal of Occupational and Organizational Psychology, 89(2), 249-277.
  9. Athanasopoulou, A., & Dopson, S. (2018). A systematic review of executive coaching outcomes: Is it the journey or the destination that matters the most? Leadership Quarterly, 29(1), 70-88.
  10. Bozer, G., & Sarros, J. C. (2012). Examining the effectiveness of executive coaching on coachees’ performance in the Israeli context. International Journal of Evidence-Based Coaching and Mentoring, 10(1), 14-32.

Semantica articolo “i Benefici del coaching”

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  • Successo attraverso il coaching

Articolo estratto con il permesso dell’autore dal testo di Daniele TrevisaniIl potenziale umano. Metodi e tecniche di coaching e training per lo sviluppo delle performance”. Franco Angeli editore, Milano.

Il modello HPM per la formazione e la crescita aziendale  

Il concetto del ricentraggio è stato analizzato in campo aziendale nel metodo ALM (Action Line Management), concentrato sulla ricerca di un senso di missione profondo in azienda, e di una strategia adeguata a concretizzarlo[1]. Lo stesso concetto vale in ambito di coaching personale, formazione, leadership, direzione nei team.

Occorre supporto sia alle persone che ai team, concetti che aiutino a “ricentrarsi” e andare avanti con uno spirito nuovo, supporti che non siano solo d’emergenza, o “pacche sulle spalle”, ma modelli di formazione e coaching strutturali, su basi scientifiche, con variabili ben inquadrate.

Per ogni ora passata a lamentarsi (spesso giustamente) su cosa non va, occorrerebbe un’ora di propositività, passata a cercare strade, ricentrarsi, progettare idee su come e cosa fare, ideare ipotesi o soluzioni, cercare strade, andare oltre.

Ricentrarsi non significa tornare agli status preesistenti ma trovare una nuova centratura o equilibrio entro nuovi principi cardine, più efficaci.

Il ruolo vero del supporto attivo consiste nell’accogliere stati di disagio oppure obiettivi sfidanti, e trasformarli in piani d’azione concreti, pratici, ancorati a principi validi e solidi, che fanno da perno per le operazioni di ricentraggio e di crescita personale o aziendale.

Occorre dare supporto serio ai risultati personali, dei team, delle organizzazioni, di chi agisce sotto pressione, su sfide difficili, e opera in ambiti estremi, competitivi, o agonistici, e soprattutto per chi si impegna per una causa nobile, qualsiasi essa sia.

Le energie mentali, tema centrale di questo lavoro, sono collegate al sapere di agire per una causa giusta. Chi di noi veda, in strada, un tentativo di rapire un bambino indifeso, troverebbe energie per difenderlo che nemmeno sospetta di avere. Per quella causa vale anche la pena morire, le energie saranno enormi.

Quando invece si deve lavorare per persone che si disprezzano nel profondo, o per aziende che non si amano, o in team spenti, o per progetti in cui non si crede, persino alzarsi dal letto diventa difficile.


[1] Per la versione aziendale del metodo ALM sono pubblicate sinora le seguenti opere:

Trevisani, D. (2000), Competitività aziendale, personale, organizzativa: strumenti di sviluppo e creazione del valore, FrancoAngeli, Milano.

Trevisani, D. (2001), Psicologia di marketing e comunicazione: pulsioni d’acquisto, leve persuasive, nuove strategie di comunicazione e management, FrancoAngeli, Milano.

Trevisani, D. (2003), Comportamento d’acquisto e comunicazione strategica: dall’analisi del Consumer Behavior alla progettazione comunicativa, FrancoAngeli, Milano.

Trevisani, D. (2005), Negoziazione Interculturale: comunicazione oltre le barriere culturali. FrancoAngeli, Milano.

Il modello HPM è sviluppato per dare concretezza, scientificità ed efficacia alle azioni di formazione e coaching avanzate, o come qui definite, analitiche, riguardanti l’una o l’altra sfera di intervento (performance o potenziale).

Tocca quindi la crescita personale, i team, l’azienda, lo sport, le imprese umane. Le applicazioni sono trasversali: ovunque esista voglia e bisogno di crescere, andare verso risultati e nuove sfide, e non fermarsi, di onorare la sfida umana della ricerca, e una causa giusta, di qualsiasi natura essa sia.

Il metodo ha al centro del proprio progetto la persona, la creatura vivente, l’essere umano con il suo enorme spazio e orizzonte di possibilità da scoprire, base fondamentale e imprescindibile da cui partire.

Il metodo HPM vuole anche porsi in antitesi (1) alla visione delle “sette dello sviluppo personale”, la cui letteratura rifiuta la validazione scientifica, e (2) ai guru del management e del coaching motivazionale, autoproclamati (soprattutto americani), che trattano questi temi superficialmente, in un supermercato delle banalità pieno di bugie, arroganza, un crescendo di frasi fatte, di supponenza, promesse di potenza e ricchezza rapida che fanno presa sui deboli, senza etica, senza un minimo di verificabilità scientifica.

Per questo motivo i passaggi fondamentali del sistema HPM sono formulati tramite principi, ipotesi di lavoro, ciascuno dei quali contiene affermazioni che possono essere sottoposte a verifica (hypothesis testing) da parte della comunità scientifica. Ma, soprattutto, sono costantemente confrontate con l’applicazione ed esperienza pratica, e questo aiuta. La verificabilità dovrebbe essere un obiettivo per ogni scuola di pensiero, ogni sistema o modello utilizzato nell’educazione o nella formazione deve essere trasparente, aperto, suscettibile di critiche, di discussione e di miglioramento, sforzandosi di realizzare una comunicazione pulita e “rendicontabile”.

Altri materiali su Comunicazione, Coaching, Formazione, Potenziale Umano, Crescita Personale e Professionale, disponibili in questi siti e link:

Altre risorse online:

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Dr. Daniele Trevisani - Formazione Aziendale, Ricerca, Coaching