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comunicazione negli ambienti pubblici

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Questa è la mia personale esperienza di arrivo all’Aeroporto di Bologna e chissà quante altre situazioni simili vedete ogni giorno, cari amici… Arrivi e vedi questo bellissimo e curatissimo cartello….

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Bene… Se proprio me lo chiedi… io RECLAMO. Reclamo sul cartello del Reclamo!…. Tra la E e Reclami CI VUOLE UNO SPAZIO! La parola ERECLAMI senza spazio adeguato è ridicola…

E’ una questione di attenzioni, di comunicazioni vere, reali, di dettagli che fanno la differenza, che sembra proprio non entrino nella testa degli Italiani.

Possibile non se ne sia accorto nessuno sinora? O forse i mitici Dirigenti non lo vedono?

Un Paese che vuole fare del turismo la propria carta vincente, si distingue anche dalla qualità comunicativa che offre nei punti di maggiore passaggio per i turisti. Ma andiamo oltre.

E di questa porta in uno dei punti di maggiore traffico, ne vogliamo parlare?

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Non importa se siano lavori in corso. E’ in prima linea. Si possono trovare soluzioni perchè non sia ridotta così? Questa porta poi è in uno dei punti di transito più trafficati…. L’Aeroporto è la nostra vetrina per chi arriva dall’estero! Ma i Dirigenti hanno le competenze per cogliere questi elementi? O non li vedono proprio?

Ho visto lavori in ogni aeroporto Europeo ma scritte del genere mai, si trovano solo negli ospedali malandati e fatiscenti. Complimenti.

Poi entriamo sul tema di cosa funziona e cosa no…  mi chiedo come facciano gli anziani e le persone in difficoltà con valigie pesanti… Capisco la possibilità di lavori in corso e rotture, ma non ho visto addetti pronti ad aiutare anziani o donne o ragazze che non fossero per forza sollevatori di pesi, niente di niente… e ti garantisco che da li non sali facilmente se hai due valigie pesanti, bagagli pesanti e non sei un culturista… e mi chiedo anche come faccia una persona con difficoltà motorie, portatori di handicap che magari riescono ancora ancora a camminare ma non a portare le valigie su per le scale… o chi sia in carrozzina.. chi chiamo da li? Torno indietro? Cosa faccio? E li, proprio li dove conta, non c’è scritto cosa fare se sei in difficoltà! E allora ti chiedi, ancora una volta, se le cose le vedi solo tu… 2014-05-26-3891

Adesso il dramma è la fantascientifica ipotesi risolutiva… daranno magari un incarico altamente consulenziale per questi invisibili problemi a qualche incredibile società Milanese.. spero alla la Minkia  Pilu & Smith Associati, oppure perchè no… alla Bocconi… ma anzi… Al Cern di Ginevra… o meglio all’MIT di Boston? O a qualche Professorone Universitario della  Bologna-Dotta-Grassa-Semiologica-Economica-Che-Sa-Tutto, che farà – tra un impegno della Giunta e del Consiglio Regionale – un’interpellanza, una Situation Analysis e un Communication Plan, seguito da un Intervention Plan, da un Action Plan e da un Feedback Plan, un Total Quality Checkup, per non parlare di un Contingency Plan e infine un Tortello-Plan, e tra 10 anni vedrete che tutto sarà a posto…

Grazie di tutto…

(ps… se non si è capito… vorrei solo un aeroporto che rappresenti degnamente una delle Regioni più belle d’Europa per i turisti stranieri che arrivano.. per le nostra Aziende, che sono ai massimi livelli mondiali, come la Ferrari, la Barilla… solo per citarne un paio… e tantissime altre piccole e medie aziende Emiliane che si impegnano sempre al massimo per offire un posto di lavoro IN ITALIA,  per quello che vogliamo essere, per i nostri giovani che non devono essere costretti ad emigrare se hanno una laurea… e se un Aeroporto è un biglietto da visita, deve essere curato. Non mi sembra una critica negativa, ma una critica costruttiva, perchè sono tutte cose fattibili, non è fantascienza).