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Cause e mutamenti di Aristotele

Aristotele passa alla ricerca dei principi e della cause della natura, e utilizza come punto di partenza la fisica per il fatto che essa precede tutte le cose.

Cosa rende possibile il mutamento ?

Per Aristotele i mutamenti avvengono in quattro diversi modi:

  • Mutamenti di sostanza, ovvero di generazione e corruzione, come il nascere e il morire
  • Mutamenti di quantità, ovvero di accrescimento e diminuzione
  • Mutamenti di qualità, ovvero di alterazione come di colore
  • Mutamenti locali, che riguardano il movimento vero e proprio, e vengono distinti in moti secondo natura e contro natura

La differenza infatti tra enti naturali ed enti artificiali riguarda il moto e la quiete. Solo gli enti naturali possiedono queste due caratteristiche.

Le quattro cause di Aristotele sono:

  • Causa materiale: la materia di cui è composta una cosa
  • Causa formale: la forma o il modello di cui è composta una cosa
  • Causa efficiente: ciò che ha prodotto la cosa
  • Causa finale: il fine che quella cosa deve realizzare, il motivo per cui è stata costituita

Cosmologia Aristotelica

Il mondo era concepito come qualcosa di unico, finito fatto di sfere concentriche, e diviso in due parti distinte. L’universo era pensato come l’unica cosa esistente, e perciò unico, nel quale valeva la teoria dei luoghi naturali: secondo questa teoria, ogni materia possibile doveva trovarsi in un determinato posto.

L’universo era pensato chiuso, ogni cosa era in esso, che era limitato superiormente dal cielo delle stelle fisse, oltre il quale non era presente nulla, nemmeno il vuoto. Ogni cosa è nell’universo, mentre l’universo non è in nessun luogo. Essendo chiuso, esso era anche finito, in quanto se fosse stato infinito sarebbe apparso soltanto come un’idea e non come una realtà attuale.

Era composto di sfere concentriche, intese come qualcosa di reale e non di ideale. Su queste sfere erano presenti stelle e pianeti. Al di sotto del cielo che comprendeva il Sole e la Luna, si trovava la terra immobile, al centro di tutto, con i suoi quattro elementi.

Possiamo quindi evidenziare due zone ben distinte:

  • la zona cosmica perfetta, composta dal mondo sopralunare, formato dall’etere, incorruttibile
  • la zona cosmica imperfetta, composta dal mondo sublunare, formato da terra, acqua, aria e fuoco

La foto di questi bambini che salvano un cane parla bene di cosa sia l’eroismo vero, quello lontano dalle telecamere, dai giornali, e dal pubblico…

C’è dell’eroismo in giro. C’è sempre stato. Lo si trova nella vita di chiunque non si accontenta della mediocrità.

Lo trovi dappertutto. Compare negli occhi di chi fa proprio lo spirito di ricerca, la voglia di capire, la voglia di sfidare, di cambiare le cose in meglio.

Tutte battaglie che vale la pena combattere.

Se sei pronto a perdere, puoi partire. Se ti interessa lottare, ti darò qualche motivo buono per farlo. Cercheremo assieme e troveremo strumenti, addestramento, e armi. Combatteremo insieme questa battaglia.

“Si, hai ragione,”

disse Liu Kang.

“Moriremo tutti, ma non oggi, e non in questa battaglia!”[1]

 Attenzione. Non parlo per forza di battaglie fisiche, di lotta o di litigi verbali. Vi sono nemici che meritano lo scontro ma questi sono niente rispetto alla lotta per la conoscenza.

È una battaglia anche la ricerca di una cura contro le malattie e le ingiustizie. Il tentativo di trovare energie pulite per l’umanità. La voglia di rivoluzionare i sistemi di trasporto mondiali (quando potremo abitare in un luogo e lavorare a 2.000 km di distanza mi daranno ragione), e soprattutto la libertà di sognare e volare con la mente.

I progetti non sono altro che fantasie messe in pratica

Diamo a tutti la possibilità di studiare. Alimentiamo la loro sete di conoscenza. Costruiamo un’armata di ricercatori e questi sconfiggeranno il buio.

È una battaglia sotto forma di ricerca, piccola o grande che sia.

Comprende il prendersi cura di un figlio o di un estraneo, così come lo studio dei fenomeni più lontani, la comprensione di uno scienziato su come funziona la mente o il corpo.

La lotta contro la sofferenza ovunque questa sia, la lotta contro l’ignoranza, la lotta contro le prepotenze. Sono tutte battaglie.

Se un ragazzo rifiuta di iniziare a ubriacarsi e fumare esageratamente senza rispetto del suo corpo, come invece fa il branco, è un eroe quotidiano.

Se una ragazza rifiuta l’immagine della Barbie e si chiede come può affermare i suoi valori, è un eroe quotidiano.

Se non vai a fare scommesse e ti impegni per qualcosa in cui credi. Se intervieni per difendere una persona in strada. Se fai posto ad un anziano in un autobus. Sei un eroe comunque. Ricordalo sempre.


[1] Dialogo dalla sceneggiatura di Mortal Kombat: Existence. Cap 9. Published: 09-12-06 on website http://www.fanfiction.net/s/3150667/10/Mortal_Kombat_Existence

 

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©Copyright Daniele Trevisani, anteprime dal volume “Personal Energy” Franco Angeli editore, Milano. Vietata la copia o riproduzione non autorizzata. Per contatti vedi sito Studiotrevisani e blog Potenziale Umano, risorse per la crescita personale, formazione e coaching.