Progetto a cura di: Cristina Turconi – Executive & Business Coach ICF | Formatrice Aziendale | Facilitatrice Lavoro di Gruppo | Master Practitioner in HPM™ Human Potential Modeling | Consulente e Innovation Manager MISE
I disturbi da stress post traumatico sono una delle conseguenze di questo periodo sfidante che hanno impattato e potrebbero impattare su molti di noi, come pure il disagio legato all’isolamento sociale prolungato. In ambito lavorativo diverse persone si trovano faticosamente a gestire le proprie energie quotidiane ma soprattutto a dare forma a nuove idee, nuovi progetti, visioni future che abbiano un significato e una valenza positiva, come pure ad impegnarsi in una progettualità a lungo termine.
Molti si sentono “incastrati” in questa situazione con l’aggravante di non riuscire propriamente a elaborare emozioni come la rabbia, la furia, la collera, e tutti quegli stati d’animo collegati al lutto e al senso di impotenza. La situazione di incertezza che regna intorno a noi, ci tiene inoltre in uno stato di allerta e di attivazione continua, senza lasciarci tregua, alimentando oltretutto quello stato di disillusione che tende a cronicizzarsi nel profondo del nostro essere.
C’è inoltre la fatica di portare avanti il lavoro quotidiano e di garantire le performance operando per lo più in remoto, spesso in spazi ristretti e inadatti allo scopo, dove le relazioni personali possono venirne conseguentemente compromesse. Questo stress prolungato provoca conflitti emotivi e ansie attivando una reazione di lotta/fuga che a lungo andare può causare danni nelle relazioni personali e all’interno dei gruppi di lavoro, ma anche danni alla nostra salute psichica.
Questo metodo attinge le sue fonti da solide basi, integrando connessioni multiple.
Da tempo immemorabile, l’uomo ha cercato di approfondire la conoscenza del comportamento umano seguendo il sentiero di Socrate: “Conosci te stesso”. Questa comprensione dei nostri meccanismi interni è la chiave del nostro successo personale, sociale e professionale; è una lunga storia che vanta diversi illustri collaboratori:
- Ippocrate(4) aveva a suo tempo definito quattro tipologie di comportamento: umorale, flemmatico, malinconico e sanguigno.
- Poco dopo, Carl Gustav Jung(1) ha descritto quattro funzioni: sensazione, intuizione, pensiero, sentimento combinati con due atteggiamenti: l’introversione e l’estroversione.
- William Moulton Marston(2), padre del poligrafo (“macchina della verità”) ha determinato quattro stili: dominanza, influenza, stabilité́ e conformité; a cui è molto facile associare intuitivamente i colori.
- Come il modello MBTI sviluppato da Isabelle e Katherine Myers Briggs(3), la profilazione 4Colors qualifica le preferenze secondo la seguente struttura:
– Orientamento:
Introversione/Estroversione, Riflessione/Azione,
– Modalità di raccolta delle informazioni:
Sensazione/Intuizione, Pensiero/Sentimento e Giudizio/Percezione.
Il Modello DISC o il Modello 4Colors:
Il DISC individua 4 principali tendenze comportamentali in un individuo, con l’idea di schematizzare il modo in cui una persona si rapporta e si comporta nei confronti del mondo e della vita in generale. Ovviamente il metodo offre una chiave di lettura interessante dell’individuo che risulta essere sempre un insieme unico di queste tendenze:
- Dominanza – Colore Rosso:
Questo colore descrive il modo in cui si risolvono i problemi e si affrontano le sfide.
- Influenza – Colore Giallo:
Questo colore descrive il modo in cui si interagisce con gli altri.
- Stabilità – Colore Verde:
Questo colore descrive il modo in cui si definisce il proprio ritmo lavorativo e delle modalità di reagire ai cambiamenti.
- Conformità – Colore Blu:
Questo colore descrive il modo in cui ci si conforma e si rispettano le regole e le procedure.
Stile Naturale e Stile Adattato:
Lo Stile Naturale rappresenta il proprio stile, quello che si sviluppa quando non serve fare sforzi per adattarsi o quando sotto l’influenza dello stress o delle emozioni si ritorna al proprio stato naturale. Questo stile è il proprio ancoraggio comportamentale, la base stabile che potrà evolversi naturalmente, ma passo dopo passo.
Lo Stile Adattato descrive lo stile che si produce per fare uno sforzo sociale. È lo stile che si vuole che gli altri “leggano” da noi. È quello lo stile che si pensa essere il più efficace per soddisfare le proprie esigenze e allo stesso tempo soddisfare le aspettative che pensiamo gli altri abbiano di noi.
La Bussola 4Colors:
A Nord, l’ambiente è percepito come ostile: la vita è dura, difficile o complessa ed è quindi fondamentale dare importanza ai fatti, combattere o produrre lavoro di alta qualità.
Si è più formali e ci si tende a fidare delle persone solo dopo averle valutate con attenzione.
Si da maggiore importanza agli obiettivi e ai processi.
A Sud, invece, l’ambiente è percepito come favorevole: in questo caso, si da grande importanza ai sentimenti e al rapporto con gli altri. L’approccio è più amichevole e aperto e si tende a mettere le relazioni e le persone davanti a tutto.
A Est, si sviluppa il mondo dell’azione: si amano le attività e ci si annoia velocemente. In generale si pensa che sia meglio agire che non fare nulla, anche correndo il rischio di poter sbagliare e dover rifare tutto daccapo. In generale qui vige il movimento.
A Ovest, si sviluppa il mondo della riflessione: qui si cambiamo le cose solo se strettamente necessario e comunque dopo averci pensato a lungo e si agisce solo se si è costretti a farlo. In generale si preferisce pensare che fare. Si ama la calma, il silenzio e la solitudine.
Come reagiscono le 4 tipologie di Colore allo stress?
Colore Rosso:
In una situazione di stress moderato la prima reazione è quella della collera, dell’impazienza, può diventare aggressivo e pressante per ottenere ciò che vuole. Tenderà a sentirsi offeso e incompreso.
In una situazione di stress elevato, tenderà ad attivare il suo colore opposto sulla bussola: il verde passando dall’estroversione all’introversione ritirando completamente le sue energie.
Colore Giallo:
In una situazione di stress moderato amplificherà la sua energia diventando più frenetico, eccitato, tenderà a muoversi in maniera scomposta mettendo in atto inutili drammatizzazioni.
In una situazione di stress elevato, tenderà ad attivare il suo colore opposto sulla bussola: il blu, per cui ritirerà le sue energie passando dall’estroversione all’introversione finendo per opporsi diventando ipercritico e lanciandosi in complesse discussioni senza fine.
Colore Verde:
In una situazione di stress moderato la prima reazione sarà quella di dissimulare le emozioni che prova finendo con il sottomettersi alla situazione. Tenderà però a rinchiudersi in sé diventando permaloso e incline al sentirsi vittima degli altri e del mondo.
In una situazione di stress elevato, tenderà ad attivare il suo colore opposto sulla bussola: il rosso, passando dall’introversione all’estroversione e riversando così la sua energia sugli altri, diventando critico e con esplosioni aggressive per poi scusarsi mortificato del suo comportamento.
Colore Blu:
In una situazione di stress moderato reagirà amplificando tutte le sue paure, prendendo le distanze dagli altri, sia fisicamente che emozionalmente. Ogni azione sarà calcolata, freddezza e insensibilità saranno gli stati d’animo prevalenti in cui si troverà ad operare.
In una situazione di stress elevato, tenderà ad attivare il suo colore opposto sulla bussola: il giallo, cominciando ad agire in maniera scomposta, disorganizzata, frenetica e caotica. Tenderà a diventare ipersensibile nelle relazioni e a perdere facilmente il controllo.
Il Metodo 4Colors può rivelarsi uno strumento incredibilmente utile in questo momento così carico di “attivazione” e stress prolungato per riconoscere in maniera semplice e immediata da quale livello di stress stiamo operando e da quale livello stanno operando i nostri collaboratori.
Questo permette di mettere in campo da subito la comunicazione più adatta per gestire la situazione critica, dove il messaggio, eventuali richieste ma soprattutto l’intenzione che le guida arriverà in maniera efficace all’interlocutore e permetterà di concordare insieme le azioni più opportune per attraversare questo momento.
Saper abbracciare tutte le sfumature delle emozioni umane diventa una competenza fondamentale che non può mancare nella “cassettina degli attrezzi” di ciascuno di noi per poter fare la differenza nel nostro ambiente lavorativo e nei nostri gruppi di lavoro.
- Jung, Carl Gustav, Psychological Types, in Collected Works of C.G. Jung, Volume 6, Princeton University Press, 1º agosto 1971.
- Emotions of Normal People – William Moulton Martson.
- Isabel Briggs Myers, Mary H. McCaulley, Manual: A Guide to the Development and Use of the Myers-Briggs Type Indicator, 2nd, Palo Alto, CA, Consulting Psychologists Press, 1985.
- La natura dell’uomo, in Opere di Ippocrate, a cura di M. Vegetti, pag. 439, Torino, Utet, 1976.
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