L’Energia degli Archetipi

© Articolo elaborato dall’autore, con modifiche, dal volume

Self – power. Psicologia della motivazione e della performance

di Daniele Trevisani, Franco Angeli editore, Milano.

Alchimisti e Guerrieri… scoprire e seguire il proprio archetipo

 

Se per un istante ti senti un guerriero medioevale, la tua penna o la tua tastiera possono produrre grandi cose, le tue gambe possono correre veloci, la tua mente penserà in grande senza paure inutili.

Se invece ti senti un disperato, diseredato e abbandonato, non esprimerai altra energia se non quella per rimanere vivo, e forse nemmeno.

In un negozio di scarpe giacciono due calzini su una seggiola adibita a sedersi. Nessun commesso li vede, i clienti li vedono ma non li toccano, pensando che siano stati usati da altri piedi e magari sporchi e infetti. Lo store manager non ci passa, e se passa non ha elementi percettivi per vederli. Peccato. Quando invece sai chi sei, sai anche cosa guardare.

Se ti senti schiavo, agirai da schiavo.

Se ti senti un condottiero, guarderai lontano.

Se ti senti un venditore, andrai a caccia di clienti come un lupo nella foresta.

 

Noi siamo i protagonisti della nostra favola.

Le fiabe raccontano a volte fatti veri. Persone che sentendosi eroi riescono a compiere imprese fuori dal comune. Questo “sentirsi” ha a che fare con l’immagine di noi. Alcune domande per aprire:

  • Quanto orgoglio hai per la tua immagine di te? Quando senti di valere?
  • Cosa fai per alimentare il tuo orgoglio, quali buone azioni compi?
  • Senti il bisogno di fare cose per il tuo orgoglio e non per forza, o per il riconoscimento altrui?
  • Cosa alimenta il tuo orgoglio, la tua autostima? Cosa la distrugge?

Nelle arti marziali chi pratica seriamente sa di cosa stiamo parlando.

Chi è completamente immerso in una “forma” e sente che il proprio corpo arriva ad agire quasi da solo, o chi fa “guanti” sentendo il fluire di ogni colpo, può sentire dopo molta pratica una forma di “voce interiore”. Si tratta dell’Archetipo del Guerriero, del Mago, del Viandante, che ci parlano e ci dicono che in quel percorso si troveranno pietre preziose.

L’archetipo è una figura primordiale, come il poeta o il guerriero, o il mago, un’immagine di un eroe o di un personaggio, che può ispirarci, infonderci un modo di essere. Quanto è difficile oggi essere “epici” in un mondo che valorizza debolezza. Gli archetipi ci parlano invece di Forza e di Coraggio.

Concetti lontani, in un mondo che porta i poveri a lottare per il cibo e i ricchi a lottare per dimagrire. Eppure in questo mondo noi siamo. Ed è qui che il nostro archetipo prende forma.

Ognuno di noi, senza saperlo, si comporta secondo l’archetipo che inconsciamente ha di sé.

Se mi vedo come una “vittima impotente”, accetterò senza combattere ogni prepotenza, mi lascerò interrompere da chiunque, e permetterò ai miei sogni di volare via impotente.

Se mi vedo come un “alchimista-guerriero”, cercherò invece di costruire le condizioni per realizzare ciò che desidero. Crederò nell’importanza di quello che faccio. Sentirò un senso di missione che mi impedirà di gettare al vento e sprecare il mio tempo e la mia vita in cose inutili e vuote.

Ti sembra poco?

Gli Archetipi ti guidano… ma tu puoi condurli

Gli archetipi in qualche modo si impossessano delle persone e li fanno agire a proprio comando. L’immagine che hai di te stesso è il più potente “calco” che ti guida. Se quell’immagine è triste, la tua vita sarà triste. Se è forte e valorosa, la tua vita sarà valorosa.

E’ eccezionale pensare che noi possiamo modificare la nostra auto-immagine. Se impariamo a farlo, allora esiste uno strumento fantastico che può rivoluzionare tutto.

La riflessione su noi stessi è la nostra leva di sviluppo.

La domanda: “che archetipo sto usando ora”, come mi vedo, come posso cambiare?

Noi, come esseri coscienti, possiamo compiere l’azione eccezionale di capire quale archetipo ci guida e sceglierne uno diverso, se quello non ci piace o ci sembra riduttivo o peggio amputante rispetto alla nostra vita.

L’ho fatto per me, lo rifaccio quasi ogni giorno, per me e per i miei clienti. E’ una ricerca continua… continua come il respiro. Se il respiro continuamente alimenta il nostro sangue di ossigeno, “respirare” un archetipo buono alimenta continuamente la mente di idee e pensieri positivi.

L’archetipo ci permette di seguire una strada, una via che l’archetipo stesso ci indica una volta assimilato.

Ogni archetipo infatti porta con sé credenze, comportamenti, e stati mentali.

Ad esempio osserviamo l’archetipo del Samurai, tratto dall’antico testo Hagakure, il Codice dei Samurai:

 

Il Samurai deve possedere:

  • senso del dovere (Giri)
  • risolutezza (Shiki )
  • generosità (Ansha )
  • fermezza d’animo (Fudo)
  • magnanimità (Doryo)
  • umanità (Ninyo).

 

Cosa significa questo per te? Chieditelo. Chiediti cosa significa ad esempio risolutezza, fare le cose e non aspettare oltre, e quando applicarla. Chiediti cosa significa magnanimità, o fermezza d’animo.

Quando queste energie entrano in te e diventano operative, attive, reali nei tuoi comportamenti, sentirai una forza che non hai mai provato prima.

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Di: dott. Daniele Trevisani – Mental Trainer & Coach – Facebook address https://www.facebook.com/humanpotentialcoaching – Sito personale www.studiotrevisani.it

 

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Note articolo:

© Articolo elaborato dall’autore, con modifiche, dal volume

Self – power. Psicologia della motivazione e della performance

di Daniele Trevisani, Franco Angeli editore, Milano.

– Non sono ammesse modifiche al testo.

Author

Formatore e Coach su temi di Sviluppo del Potenziale Personale, Comunicazione Interculturale e Negoziazione Internazionale, Psicologia Umanistica. Senior Expert in HR, Human Factor, Psicologia delle Performance, Comunicazione e Management, Metodologie Attive di Formazione e Coaching.

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