romansoldiers

Copyright Daniele Trevisani. Anteprima dal libro in lavorazione. Per ricevere notizie aggiornate sull’uscita e nuovi articoli, iscriversi alla rivista online Communication Research, da questo url http://eepurl.com/b727Pv

Nel Colosseo dell’antica Roma, la vita non era solo un gioco, lo era forse per chi guardava. Per chi agiva era reale, questa poteva finire in pochi secondi durante una battaglia, o portare gli schiavi alla libertà.

Sembrano millenni. Ma molto meno di cento anni fa, gli Italiani morivano sulle montagne del Nordest per difendere il confine dagli Austriaci. La loro vita era l’ultima barriera per il saccheggio del nostro Paese e l’invasione. E l’anno offerta a noi che ora siamo qui senza pensarci nè ringraziarli.

Siamo tutti ancora in un grande Colosseo. Al posto di spade e pugnali, abbiamo la mente e la parola. I nostri nemici: bugie, falsità, ignoranza, prepotenza. Come nostri più potenti strumenti, e come ogni lottatore, è bene imparare ad usare queste armi e capire verso chi usarle veramente.

Dobbiamo lottare attivamente e non arrenderci perchè i nemici contro cui lottare sono tanti: fame dei bambini del terzo mondo, apatia occidentale, perdita di coraggio, perdita di obiettivi, sfruttamento, abbruttimento dell’essere umano, degrado dell’ambiente, perdita del lato umano e nobile della vita.

Possiamo rendere vero il futuro nel quale ci sposteremo nel pianeta liberamente, con nuovi mezzi di trasporto. Il futuro in cui l’energia sia libera e l’informazione vera. Il futuro in cui ogni luogo del mondo sia visitabile senza mine e senza paure. In cui ogni uomo del mondo sia fratello di ogni altro uomo del mondo. Dobbiamo conquistare la nostra libertà e batterci per i nostri sogni. E lottare perchè i nostri figli ne possano avere.

Non arriveranno da soli, per magia. Dobbiamo capire che la nostra battaglia per la libertà oggi è ancora più che mai reale. La libertà di pensare, di essere, riappropriarsi del piacere di ricercare, di costruire un nostro sogno, di pensare da uomini liberi.

Gli antichi Romani professavano l’unità di mente e corpo: “mens sana in corpore sano” in Latino, era una frase tipica. Costruivano le Terme per recuperare le energie e allo stesso tempo portavano avanti progetti colossali. Forse è il caso di guardare indietro… per poi tornare a guardare avanti.

Chi era quel bambino che giocava libero in un parco senza pensieri? Chi era quello che sognava il futuro con gli occhi spalancati. Torniamo indietro e riprendiamoci quegli atteggiamenti di speranza verso il futuro e sicurezza in chi siamo, ogni paura appresa si può disapprendere. Guardiamo indietro a quei soldati che combattevano nelle montagne per le vite delle loro famiglie, i nostri problemi ci sembreranno diversi. E cercheremo un futuro diverso.

Daniele Trevisani

Copyright Daniele Trevisani. Anteprima dal libro in lavorazione. Per ricevere notizie aggiornate sull’uscita e nuovi articoli, iscriversi alla rivista online Communication Research, da questo url http://eepurl.com/b727Pv
Author

Formatore e Coach su temi di Sviluppo del Potenziale Personale, Comunicazione Interculturale e Negoziazione Internazionale, Psicologia Umanistica. Senior Expert in HR, Human Factor, Psicologia delle Performance, Comunicazione e Management, Metodologie Attive di Formazione e Coaching.