Sogni, sogno, FreudBinz definisce i sogni come null’alto che “processi somatici che sono in ogni caso inutili e in molti casi effettivamente patologici”, dice Freud nel suo volume “Il Sogno e la sua interpretazione nel 1901.

Io immagino questo Binz, un “medicone” dell’epoca, magari baffuto e saputo, così sicuro delle sue puttanate, così arrogante, così saldo nelle sue opinioni, e lo confronto con le tante altre “certezze” che i medici di oggi hanno. Nella cultura popolare, invece i sogni erano considerati una “schiuma ribollente” che parlava di ciò che vi sta sotto, in un linguaggio metaforico. Träume sind Schäume (I sogni sono schiuma), e Freud ricorda come “un giorno ho scoperto con grande stupore che la concezione dei sogni più vicina alla verità non era quella medica, bensì quella popolare, per quanto fosse ancora per metà implicata nella superstizione”.

Allora amici, buona schiuma a tutti.

Buona schiuma a chi diceva che i buchi neri erano fantasie di chi leggeva libri di fantascienza (e oggi si trova sbugiardato dagli astrofisici)…

buona schiuma a chi continua a curarci con molecole (guarda caso prodotte da industrie miliardarie farmaceutiche) anzichè con sistemi basati su elettricità e magnetismo (noi siamo una macchina bio-elettrica, ricordiamolo)…

… buona schiuma a chi ha dato fuoco ai libri di Nicolas Tesla, su come trarre energia gratuita dall’atmosfera e mandare affanculo in un colpo solo la povertà nel pianeta…

… buona schiuma a tutti quelli (medici e politici uniti) che hanno affossato le ricerche di Di Bella sul cancro, facendo testare una variante completamente diversa della sua cura, affinchè risultasse inefficace…

E se avete altra schiuma in mente… sappiate che forse un giorno la scienza dirà che è vero…

Daniele Trevisani, www.danieletrevisani.com

 

— approfondimento, da S. Freud, L’interpretazione dei sogni, cap 3

Quando, dopo essere passati per uno stretto sentiero, emergiamo improvvisamente su un’altura, dove la strada si divide e i piú bei panorami ci si presentano da tutti i lati, ci è permesso sostare un momento per decidere verso quale direzione ci incammineremo in primo luogo. E questo è il nostro caso, ora che abbiamo superato la prima interpretazione di un sogno. Ci troviamo nella piena luce di un’improvvisa scoperta. I sogni non devono essere paragonati ai suoni discordanti che provengono da uno strumento musicale percosso da un tocco estraneo invece che dalla mano del musicista; non sono privi di significato, non sono assurdi; non implicano che una parte delle nostre rappresentazioni sia addormentata, mentre un’altra parte comincia a svegliarsi. Al contrario, sono fenomeni psichici pienamente validi e cioè soddisfazioni di desideri; essi possono essere inseriti nella catena degli atti mentali comprensibili della sveglia; essi vengono elaborati da un’attività mentale estremamente complicata.

 

 

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Formatore e Coach su temi di Sviluppo del Potenziale Personale, Comunicazione Interculturale e Negoziazione Internazionale, Psicologia Umanistica. Senior Expert in HR, Human Factor, Psicologia delle Performance, Comunicazione e Management, Metodologie Attive di Formazione e Coaching.