(rielaborazione su base Wikipedia)

Kaizen (改善) è la composizione di due termini giapponesi, KAI (cambiamento, miglioramento) e ZEN (buono, migliore), e significa cambiare in meglio, miglioramento continuo.

La vision della strategia Kaizen è quella del rinnovamento a piccoli passi, da farsi giorno dopo giorno, con continuità, in radicale contrapposizione con concetti quali innovazione, rivoluzione e conflittualità di matrice squisitamente occidentale.

Il Kaizen vale sia per la vita personale che nel miglioramento aziendale.

La base del rinnovamento è quella di incoraggiare ogni persona ad apportare ogni giorno piccoli cambiamenti il cui effetto complessivo diventa un processo di selezione e miglioramento dell’intera Organizzazione.

È stato coniato da Masaaki Imai nel 1986[1] per descrivere la filosofia di business che supportava i successi dell’industria Nipponica negli anni ‘80[2] con particolare riferimento alla Toyota tanto da rappresentare il sinonimo di Toyotismo. Nel contesto in cui il termine è stato coniato, Kaizen viene volgarmente tradotto con “miglioramento continuo” perdendo di originalità rispetto al Ciclo di Deming dal quale deriva ma con il quale non coincide[3].

Il Kaizen come pratica economica è riferito all’efficienza dei fattori produttivi legati alla Microeconomia aziendale attraverso lo sviluppo di Sistemi di Gestione finalizzati al contenimento dei costi di produzione.

Il Kaizen come approccio per i sistemi di gestione per la Qualità si connette con concetti come il Lean manufacturing (produzione snella), il Total Quality Management (TQM – Gestione della qualità totale), il Just in time (JIT – abbattimento delle scorte), il kanban (metodo per la reintegrazione costante delle materie prime e dei semilavorati), la Riprogettazione dei processi aziendali, lo Statistical process control (controllo statistico dei processi) e via discorrendo.

Il Kaizen come strategia comportamentale si riferisce ad una pratica diretta al miglioramento costante dei processi manifatturieri, Ingegneristici e di business management secondo una logica bottom-up che recentemente ha trovato applicazione nella sanità[4], Psicoterapia[5], Coaching[6], oltre ad altre industrie non manifatturiere quali istituti bancari ed industrie del terziario avanzato.

La vision della strategia Kaizen è quella del rinnovamento a piccoli passi, da farsi giorno dopo giorno, con continuità, in radicale contrapposizione con concetti quali innovazione, rivoluzione e conflittualità di matrice squisitamente occidentale. La base del rinnovamento è quella di incoraggiare ogni persona ad apportare ogni giorno piccoli cambiamenti il cui effetto complessivo diventa un processo di selezione e miglioramento dell’intera Organizzazione.

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Formatore e Coach su temi di Sviluppo del Potenziale Personale, Comunicazione Interculturale e Negoziazione Internazionale, Psicologia Umanistica. Senior Expert in HR, Human Factor, Psicologia delle Performance, Comunicazione e Management, Metodologie Attive di Formazione e Coaching.