La vera battaglia abbia inizio: la guerra dei Memi

Il valore educativo delle Arti Marziali consiste nella sua possibilità di avviare una “trasmissione memetica”, termine inusuale ma che per noi artisti marziali e fighter può essere davvero utile. Di cosa si tratta?

I “memi” sono le tracce mentali che ciascun essere umano ha nella propria coscienza.

E’ indubbio che noi, oggi, abbiamo alcune tracce mentali che abbiamo ereditato da ogni maestro che ci ha preceduto, e da qualsiasi insegnamento abbiamo tratto. Abbiamo assorbito “memi” buoni e “memi” cattivi lungo il nostro percorso, fango e oro si sono mescolati in un’amalgama unica in ogni essere umano.

Abbiamo assistito tutti ad esempi che non vorremmo si riproducessero, ad atteggiamenti sbagliati, ma anche a momenti formativi di valore assoluto, che trascendono qualsiasi gesto tecnico e vanno nel profondo della formazione del Potenziale Umano di ogni praticante.

Il nostro compito primario, la nostra vera responsabilità sociale, è di accettare in pieno questo onere e questo onore, il fatto di essere “trasmissori di memi” alle future generazioni.

Con questo in mente, ciascuno di noi può contribuire alla creazione di un mondo migliore, partendo da ogni piccolo “meme” sbagliato che riusciremo a sradicare anche in in una sola persona, e piano piano – in un gruppo, e ai “memi” buoni che riusciremo ad inserire, ciascuno di noi, giorno dopo giorno, generazione dopo generazione, in una trasmissione che rende il nostro lavoro immortale.

Penso ad esempio al “meme egoista” che si agita nelle arti marziali e da ring, e dice, più o meno, “vali tanto più quanto sei forte fisicamente e quanto più sei aggressivo con gli altri e picchi forte”, per sostituirlo con un meme ben più umile, che dice “vali come persona e per quello che saprai apprendere lungo il tuo percorso e nella tua ricerca, una ricerca che non ha fine, e il tuo valore si misura in quanto sei riuscito ad essere un esempio positivo per gli altri”.

Questa “battaglia memetica” è una guerra difficile, ma come artisti marziali e Maestri, non ci tireremo indietro. Non possiamo farlo. Non vogliamo farlo.

Si dimostra il proprio coraggio soprattutto quando si affrontano giganti, e questa guerra memetica tra memi e tracce mentali sarà davvero una battaglia epica.

articolo di: Dott. Daniele Trevisani, esperto in Potenziale Umano www.studiotrevisani.com

Author

Formatore e Coach su temi di Sviluppo del Potenziale Personale, Comunicazione Interculturale e Negoziazione Internazionale, Psicologia Umanistica. Senior Expert in HR, Human Factor, Psicologia delle Performance, Comunicazione e Management, Metodologie Attive di Formazione e Coaching.

4 Comments

  1. Ciao, penso che questo articolo abbia un valore inestimabile … il lavoro di trasmissione di qualità positive è fondamentale in una società come la nostra votata alla violenza.

  2. mi associo.purtroppo oggi…i giovani sono attratti dagli sport di combattiomento di contatto,questa e’ la conseguenza purtroppo…(negativa)del mondo in cui viviamo,un mondo di persone senza valori(persi)…senza dignita’ e senza positivita’
    morale!!!!!!!!!!!!purtroppo devo ammattere che sara’ sempre peggio, noi cultori (pochi in verita’)delle arti marziali , sara’ un lavoro arduo continuare.non dobbiamo comunque perdere la fede e la stima in noi stessi.

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